Il 2025 è alle porte ed è tempo di tirare le somme. Tra tutti i brand make-up, quali sono quelli più forti e quelli che, invece, hanno perso popolarità? L’analisi accurata.
Di Alice Giannetta
Mentre il 2024 si avvicina alla sua conclusione, è tempo di riflettere sulle tendenze e i fenomeni che hanno segnato il settore della bellezza. Grazie all’analisi annuale di Cosmetify, una piattaforma attiva nel monitoraggio dei marchi di bellezza a livello mondiale, abbiamo modo di valutare quali sono stati i brand più seguiti (e non) e le dinamiche che hanno plasmato le preferenze e i comportamenti dei consumatori. Quest’anno, l’analisi di Cosmetify ha messo in luce una serie di tendenze intriganti, che hanno dominato l’attenzione sia per l’originalità dei prodotti che per le strategie di marketing innovative. Uno dei risultati più sorprendenti è stato il dominio assoluto di Sol De Janeiro, noto per le sue creme corporee profumate e le fragranze che evocano vibes tropicali. Il marchio è balzato in cima alle classifiche come il più ricercato su Google nel 2023, e quest’anno con una crescita delle vendite nette a tre cifre di poco meno del 160%.
Quest’incremento vertiginoso è stato alimentato non solo dalla qualità dei prodotti ma anche da un impegno costante nelle campagne di marketing, arricchite da collaborazioni significative con influencer di spicco. Il secondo posto è per Charlotte Tilbury, un nome che già di per sé risuona di glamour e lusso. Questo marchio ha consolidato il suo status di gigante nel settore della bellezza, attraendo quasi 26 milioni di ricerche su Google negli ultimi 12 mesi. Le sue campagne, che vedono come testimonial celebrità del calibro di Kate Moss, hanno amplificato il suo appeal. Questo ha confermato il successo di collezioni iconiche come la Pillow Talk e lanci recenti che hanno catturato l’immaginazione del pubblico, come l’Airbrush Flawless Lip Blur.
Al terzo posto troviamo Fenty Beauty di Rihanna, che continua a riscuotere un successo straordinario, grazie all’ampliamento della sua offerta con linee dedicate alla cura della pelle e ai capelli. La sua proposta di fondotinta in 40 diverse tonalità – comprese quelle più scure – rimane un punto di riferimento per l’inclusività nel settore. Il grande impegno verso una bellezza accessibile e diversificata ha valso al marchio più di 16 milioni di follower combinati su Instagram e TikTok, per un successo indiscutibile. Al quarto posto troviamo Drunk Elephant, “il preferito dagli influencer”, a detta di Cosmetify. Questo marchio si distingue per il suo approccio ‘clean-clinical’ alla skincare, che ha ottenuto tantissimi consensi sui social, in particolare TikTok. Proseguiamo con un fenomeno interessante, ovvero l’ascesa di Rhode Beauty, fondato da Hailey Bieber. Il brand ha fatto breccia nel cuore dei consumatori con il suo approccio minimalista e con prodotti innovativi come il Peptide Glazing Fluid. Quest’ultimo, in particolare, è diventato un prodotto simbolo della tendenza della pelle ‘glazed doughnut’, ed è andato sold out in tre giorni, creando una lista d’attesa di oltre 100mila posti.
Molto alta l’attenzione anche sui brand di skincare: al primo posto troviamo La Roche Posay, che vanta 3,9 milioni di follower su Instagram, 299,1k su TikTok e ben 33,62 milioni di ricerche annuali. Noto per le sue soluzioni per la cura della pelle approvate dai dermatologi e incentrate sull’acqua termale, è evidente che i consumatori reputino La Roche-Posay un marchio molto affidabile, soprattutto per le formulazioni studiate per adattarsi a ogni tipo di pelle, dalla più sensibile alla più resistente. Seguono Ceravé, Sol De Janeiro, Charlotte Tilbury e The Ordinary.
Ma non è sempre tutto rose e fiori: tra tanti brand che crescono, sono principalmente tre i marchi di bellezza che hanno registrato un calo d’interesse significativo nell’ultimo anno. A causa dei cambiamenti nelle tendenze del mercato e della concorrenza sempre più agguerrita, Nudestix, Olaplex e Pinkhoneyuk hanno subito una diminuzione rispettivamente del 33%, 66,64% e del 18%. Sarebbero ancora tante le cose da dire, ma ora non resta che guardare al 2025: quali saranno le prossime novità?