Bologna – Marco Astorri, fondatore ed ex presidente di Bio-on, e Guido Cicagnani, vicepresidente, sono stati condannati a cinque anni nel processo di primo grado relativo al default della società di bioplastiche, fallita nel dicembre 2019. Il Tribunale di Bologna, dopo oltre due ore di camera di consiglio, ha deciso di condannare otto persone per imputazioni legate alla manipolazione del mercato e alla bancarotta impropria. Le motivazioni sono attese entro tre mesi. Oltre ad Astorri e Cicognani sono stati condannati anche l’ex direttore generale e l’ex presidente del collegio sindacale, più altri rappresentanti del Cda e membri del collegio sindacale.
Nel 2019, come riporta il Sole 24 Ore, la società era stata oggetto di un attacco speculativo da parte del fondo Quintessential che aveva accusato il modello di business, giudicato poco trasparente. Il fondo aveva definito “praticamente inesistente” il fatturato e “incerto” lo sviluppo del prodotto, facendo crollare in poco tempo le quotazioni del titolo.
“Nonostante l’esito del primo grado”, ha commentato Astorri, “mantengo forte e piena fiducia nell’esito finale e nel lavoro dei giudici. Bio-on era un’industria di eccezionale valore, non solo per l’Italia ma per il pianeta, che è stata distrutta da un attacco speculativo alla quale si è sommata un’iniziativa giudiziaria che invece di indagare i pirati della finanza ha indagato i vertici della nostra azienda”.