Arcole (Vr) – Intervistato da L’Economia del Corriere, il presidente di Lidl Massimiliano Silvestri fa il punto sulla situazione di mercato dei discount: “Nel 2010 il discount valeva il 12,6% del mercato totale. Oggi vale circa il 23% e noi, all’interno di questa quota, pesiamo il 30%. E’ il frutto di strategie espansive in questi anni: abbiamo investito sull’Italia 3,5 miliardi negli ultimi 10 anni e 2,1 miliardi negli ultimi cinque. Circa l’80% dei nostri prodotti private label è italiano e questo ci ha permesso di abbattere i costi durante l’inflazione. Negli ultimi 18 mesi abbiamo deciso di ridurre la nostra marginalità frenando i rincari, ma convinti che avremmo compensato con l’aumento dei consumi. I numeri ci hanno dato ragione”. Nel 2023, sempre secondo Silvestri, la catena ha messo a segno una crescita del +5% a valore e un 2% a volume.

Prosegue il manager: “Nei prossimi 10 anni il discount salirà al 30% del mercato complessivo, una crescita che vale circa 10 miliardi di euro. Se noi vogliamo continuare a crescere in un segmento in espansione, avremo bisogno di almeno 400 punti vendita in più e perciò ne abbiamo pianificato l’apertura nei prossimi anni”.

Se le cose andranno così, visto il trend demografico al ribasso dell’Italia, i clienti arriveranno da super e ipermercati, quindi si aspettano un certo tipo di servizio. Spiega Silvestri: “Investiremo 30 milioni nei prossimi tre anni per avere in tutti i nostri punti vendita le casse per il ‘self check out’. Abbiamo investito in innovazione perfezionando la nostra app che opera come una carta fedeltà e, oltre a segnalare offerte e punti vendita, profila i nostri 3,5 milioni di clienti e propone promozioni e sconti sui prodotti preferiti”.