Avere follower, diventare famosi e lanciare la propria linea beauty. Ormai sembra una prassi. Ma siamo sicuri che ciò non abbia delle ripercussioni?
Di Alice Giannetta
L’era di Instagram e dei personal brand ha portato a molte celebrità un nuovo terreno di espansione commerciale: il lancio di linee cosmetiche. Personaggi famosi di ogni ambito, da musicisti ad attori, hanno fatto il loro debutto nel mondo della bellezza con le proprie capsule. Da Rihanna con la sua Fenty Beauty, a Kylie Jenner con Kylie Cosmetics, fino ad arrivare alle star di casa nostra, come Chiara Ferragni con le sue linee make-up e Michelle Hunziker con Goovi. Nessuno si è tirato indietro di fronte a questa possibilità di business (mai sentito parlare della linea ‘Baci Stellari’ di Valeria Marini?). Ma c’è una nota stridente che accomuna tutte queste vip: neanche una di loro è una vera esperta di cosmetica. Un dato di fatto che, spesso, è completamente trascurato dal pubblico. E che porta a parecchie controversie.
Partiamo da una verità generale: questo fenomeno non è solo una mossa di branding personale, ma riflette anche una trasformazione più ampia del mercato della bellezza. Il potere dei marchi tradizionali, oggi, viene sfidato da figure pubbliche che trascinano con loro stesse un seguito importante sui social media. I fan delle celebrità, infatti, si sentono più vicini ai loro idoli acquistando prodotti che ne portano il nome. Questo crea un senso di connessione personale che può non solo aumentare le vendite, ma anche rafforzare il legame tra vip e fan, creando una base di consumatori fedeli e appassionati. Passiamo, poi, a un tema più particolare, quello dell’imparzialità. Quanto può essere neutrale un’influencer che ci sta suggerendo di acquistare la sua crema? Quanto è labile il confine tra l’essere influencer che consiglia un prodotto e imprenditrice che vuole vendere quel prodotto? A questo si aggiunge il fatto che il carisma e la popolarità rischiano di far passare in secondo piano i concetti di qualità o di efficacia. Si ha quasi la percezione che la qualità del prodotto possa essere marginale rispetto al nome stampato sulla confezione.
La conseguenza preoccupante è che la celebrità possa oscurare il prodotto stesso, con consumatori che acquistano articoli più per il fascino del nome che per la loro efficacia stessa. Kylie Jenner, ad esempio, ha affrontato critiche per alcuni prodotti di Kylie Cosmetics, segnalati da alcuni utenti come di qualità inferiore rispetto alle aspettative generate dal suo potente marchio. Da un punto di vista sociale, inoltre, le linee cosmetiche delle celebrità hanno il potenziale per promuovere messaggi positivi, come l’inclusività e l’accettazione di sé. Purtroppo, se non gestite con autenticità e responsabilità, possono anche rinforzare standard di bellezza irrealistici e inaccessibili per la maggior parte dei consumatori, alimentando insicurezze anziché empowerment. A questo si aggiungono gli impatti ambientali e in tema di sostenibilità. L’introduzione di nuove linee di prodotti, spesso accompagnate da un packaging elaborato, potrebbe aggravare questi problemi anziché mitigarli. Detto questo, però, non ci sono solo lati negativi.
La potenza del loro brand può essere sfruttata per portare avanti un impegno autentico verso la qualità e la trasparenza. Fenty Beauty di Rihanna ne è un esempio. La linea è stata elogiata per l’alta qualità dei prodotti, ma anche per la sua inclusività e la varietà di tonalità proposte. In sostanza, mentre il fenomeno delle celebrità nel mondo della cosmetica continua a crescere, resta fondamentale che i consumatori rimangano informati e critici. È importante interrogarsi sulla reale qualità e sull’etica dietro questi prodotti, piuttosto che lasciarsi catturare esclusivamente dal fascino scintillante delle star. La sfida per le celebrità, invece, sarà quella di bilanciare la costruzione del marchio con l’impegno autentico verso la qualità e l’integrità dei loro prodotti. Così facendo, potranno veramente lasciare un segno duraturo, non solo sulla nostra estetica, ma anche sul mondo della bellezza ad ampio raggio.