Parigi (Francia) – Carrefour avrebbe attuato “pratiche abusive” contro gli affiliati in Francia, secondo il ministero dell’Economia, creando un forte “squilibrio” nel rapporto con i negozi in franchising. A riportarlo indiscrezioni pubblicate su Le Lettre, riprese anche dalla stampa italiana. Il giornale transalpino sarebbe entrato in possesso di un corposo dossier di 160 pagine in cui il ministro Bruno Le Maire raccomanderebbe una multa salatissima, pari a 200 milioni di euro, per “pratiche abusive commesse a danno dei suoi affiliati e dei locatari”.

Tra le clausole contestate ci sono i prezzi di rivendita raccomandati, spesso eccessivi e non competitivi, l’obbligo di rifornirsi quasi esclusivamente da Carrefour, la norma che consente la risoluzione anticipata dei contratti a vantaggio esclusivo dell’affiliante e la clausola che impone il ricorso a collegi arbitrali in caso di controversie, con costi proibitivi per gli affiliati e gli affittuari gestori.

I fatti si riferiscono a un’inchiesta realizzata dalla Direzione regionale dell’economia, dell’occupazione, del lavoro e delle solidarietà della Normandia tra il luglio 2019 e il marzo 2022, come riferisce il Sole 24 Ore. Sarebbe stata avviata dopo una denuncia presentata da “un’associazione di affiliati di Carrefour” al tribunale di Rennes del 2023. Nei contratti tra Carrefour e gli affiliati, da quanto si apprende, ci sarebbero “numerosi obblighi sproporzionati rispetto alle regole abituali del funzionamento di un franchising”, si legge nei documenti. Il parere del ministero, ad ogni modo, non influisce sul procedimento giudiziario.

In un comunicato, l’insegna francese contesta “vigorosamente gli addebiti del ministero dell’Economia sulla gestione della rete di franchising” e dichiara di avere “totale fiducia” nella “perfetta validità dei suoi contratti”. La multinazionale critica poi “il carattere del tutto sproporzionato della sanzione che può essere solo decisa dal tribunale adito”.