Meda (Mb) – Meno carta igienica, ma allo stesso prezzo. Ecco qual è l’effetto diretto della shrinkflation, un processo insidioso che punta alla riduzione delle quantità dei prodotti e delle confezioni, ma mantenendo lo stesso prezzo. E’ un tema sempre più cocente, e riguarda tutti i consumatori, anche oltreoceano. Ne abbiamo parlato quando in Usa, il 28 febbraio, è partita dai democratici una proposta di legge per bandire la shrinkflation, in quanto pratica sleale e scorretta nei confronti del pubblico.
In Italia, uno dei beni più interessati da questo fenomeno è la carta igienica: a rivelarlo è Assoutenti, associazione per la tutela dei diritti dei consumatori. Il presidente Gabriele Melluso ha così commentato l’indagine sui prezzi della carta igienica nelle città italiane: “Come molti consumatori hanno potuto constatare, negli ultimi anni numerosi brand hanno ridotto la dimensione dei rotoli di carta igienica, inserendo meno fogli e quindi meno quantità di prodotto nelle confezioni. Il prezzo di tale bene, però, non solo non è sceso, ma è aumentato costantemente negli anni: un’inflazione occulta quella generata dal fenomeno “shrinkflation” che si aggiunge ai rincari registrati presso negozi e supermercati”.
E conclude: “Ci chiediamo che fine abbia fatto l’indagine avviata nel 2022 dall’Antitrust per monitorare tale fenomeno e per dare risposta ai consumatori che subiscono questa odiosa sgrammatura dei prodotti che ha un impatto perverso sull’inflazione”.