L’età media degli utenti del mondo beauty si sta abbassando sempre di più. Da cosa dipende questo? Quali sono i pro e i contro? L’analisi della situazione attuale.

Di Alice Giannetta

Cosa vorresti per Natale, piccola?”. “Una crema all’acido ialuronico, grazie mamma!”.

Questo scambio di battute, tanto distopico quanto inquietante, è quanto di più realistico potrebbe rappresentare il mondo attuale. Nella società in continua evoluzione di oggi, è evidente che i giovani stiano diventando sempre più influenti nel settore della bellezza e della cosmetica… ma cosa succederebbe se gli acquirenti non avessero ancora compiuto 14 anni?
Il mercato beauty, infatti, deve dare il benvenuto al nuovo consumatore tipo, ovvero la Generazione Alpha. Questa definizione, coniata dal sociologo Mark McCrindle, comprende tutti i nati tra il 2010 e il futuro 2025. Secondo le previsioni, entro il prossimo anno questa generazione sarà formata da oltre 2,5 miliardi di persone a livello globale, andando così a formare la nuova fetta di pubblico più importante del settore beauty.

L’avvento dei social media ha facilitato ai più piccoli l’accesso a una vasta gamma di informazioni e tendenze, rendendoli sempre più facilitati nell’esplorazione del mondo della cosmetica e del make-up. I nativi digitali appartenenti alla Generazione Alpha, infatti, sono cresciuti in un mondo completamente immerso nella tecnologia. Oggi, oltre l’80% della fascia d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni possiede già uno smartphone. È così che questi giovani trascorrono gran parte del loro tempo online, esplorando le ultime tendenze e influenzandosi reciprocamente attraverso le piattaforme digitali.
Un esempio tangibile dell’influenza dei social media sulla Generazione Alpha è confermato dai dati. Nel 2022, l’hashtag #beauty ha totalizzato un incredibile totale di 140,3 miliardi di visualizzazioni, mentre l’hashtag #skincare ne ha raccolte ben 138,4 miliardi. Questi numeri indicano chiaramente che il mondo della bellezza è una delle categorie più popolari su network come TikTok.
In tal senso, le influencer di bellezza e le personalità del mondo digital giocano un ruolo cruciale nell’indirizzare le preferenze (e, di conseguenza, gli acquisti) di questa generazione. Questo meccanismo avviene promuovendo un ideale di bellezza e di perfezione irrealistico attraverso make-up impeccabili ed effetti di editing ad hoc.

 

IL CASO
Proprio in merito a questo tema, riportiamo un caso molto interessante. Una pubblicità di Rimmel London è stata recentemente vietata, poiché avrebbe “giocato sulle insicurezze delle ragazze”.
Avrebbe lasciato intendere che, per avere successo a scuola, sarebbe necessario truccarsi. Il testo dell’adv pubblicata su Facebook recitava: ‘Get ready to slay this back-to-school season. Get 25% off Multi-Tasker Concealer and other Rimmel faves…’, tradotto letteralmente ‘Preparati a superare questa stagione del ritorno a scuola. Ottieni uno sconto del 25% sul correttore multi-tasker e sugli altri preferiti di Rimmel’. Il post era accompagnato dal video della famosa influencer Lana Jenkins che si truccava, corredato da un’ulteriore didascalia: ‘25% di sconto su Rimmel per il ritorno a scuola’.

Alcuni utenti si sono quindi lamentati, sostenendo che questo claim avrebbe potuto minare l’autostima delle ragazze più giovani. Coty Uk, società commerciale a cui appartiene il marchio Rimmel London, ha dichiarato che l’annuncio faceva parte della campagna “Ritorno a scuola”, ma che “in nessun modo sosteneva che truccarsi fosse necessario per avere successo a scuola”. In risposta, l’Autorità per gli Standard Pubblicitari (Asa) ha dichiarato: “Abbiamo ritenuto che la pubblicità avesse l’effetto di sfruttare le insicurezze delle ragazze riguardo al loro aspetto e quindi abbiamo concluso che fosse irresponsabile”. Per questo, l’annuncio non dovrà più comparire.

È importante, quindi, fare una riflessione sull’importanza della comunicazione e sull’impatto che questa può avere sulle personalità ancora in formazione. TikTok, le adv e gli influencer non sono interamente responsabili di questi problemi, ma giocano un ruolo significativo nel plasmare le percezioni e le abitudini della Generazione Alpha in relazione alla bellezza. Pertanto, è fondamentale che gli influencer e i creatori di contenuti assumano una responsabilità etica nell’equilibrare la promozione della bellezza con messaggi di autostima e consapevolezza sulla salute. E gli adulti e i genitori devono anch’essi svolgere un ruolo attivo nell’educare i giovani sulla bellezza in modo sano e realistico.

 

Immagine generata con AI