Roma – “Il Far West è finito, abbiamo scelto un percorso lineare ed efficace”, così dichiara a Repubblica Giacomo Lasorella, presidente del Garante delle comunicazioni (Agcom). Il caso Balocco-Ferragni non c’entra, spiega Lasorella, tanto che “le norme erano allo studio da oltre un anno“. Ma è chiaro che la recente vicenda ha dato grande visibilità alle nuove linee guida dell’Agcom. L’obiettivo è che le varie forme di comunicazione commerciale siano sempre “riconoscibili”, evitando così “forme di pubblicità occulta o subliminale”.
Più nel dettaglio, gli influencer dovranno evitare discorsi che incitano all’odio e alla discriminazione e non potranno divulgare fake news. Nessun influencer potrà consigliare prodotti a base di nicotina, prodotti alcolici rivolgendosi ai minori, l’utilizzo smodato di bevande alcoliche, i medicinali o il gioco d’azzardo.
Inoltre, ogni video promozionale dovrà avere la scritta ‘Pubblicità’ in evidenza, grande e in maiuscolo. Queste linee guida si applicano ai creator che parlano in italiano, con almeno un milione di follower, 24 contenuti pubblicati all’anno e un tasso di coinvolgimento di almeno il 2%. Infine le sanzioni: chi non rispetta queste norme può incorrere in ammende che variano da 10.328 a 258.228 euro. In caso di violazioni di norme relative ai minorenni la sanzione può arrivare a 600mila euro. A fronte dell’obiezione avanzata sul milione di follower, soglia piuttosto alta, Lasorella argomenta: “E’ impensabile che l’Autorità pedini decine di migliaia di persone. E’ giusto concentrare la nostra attenzione sui pesci più grandi“. Ma si dice anche pronto a “cambiare la soglia in qualsiasi momento perchè le linee guida non sono un atto statico, fermo, cieco. Saranno aggiornate”.