Cannes (Francia) – Gli operatori del retail si sono ritrovati, tra 26 e 28 novembre, al Mapic di Cannes (Francia) per fare il punto sulla situazione del settore. Se, da un lato, si registra una diminuzione del 44% degli investimenti nel terzo trimestre 2023 (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), dall’altro si tratta di un calo inferiore rispetto a quello che ha colpito altri settori. Complessivamente, secondo i dati Bnp Paribas Re riportati dal Sole 24 Ore, gli investimenti immobiliari in Europa nel terzo trimestre dell’anno sono stati pari a 153 miliardi di euro: -52% rispetto allo stesso trimestre 2022. Il retail vale il 18% di questa cifra.

Chris Gardener, managing director e responsabile del retail europeo per Cbre, afferma che il settore sta crescendo sotto il profilo degli ingressi dei consumatori, dei fatturati e degli affitti.  Pier Luigi Paoletti, head of retail out of town di Cbre, spiega che “c’è un rinnovato interesse degli investitori esteri verso l’acquisto di centri commerciali in Italia”. Il 60% dell’attività di investimento viene comunque catturato dai mercati principali: Regno Unito, Germania e Francia. Jose Maria Robles, general manager Italia di Sonae Sierra, mostra che, oggi, l’investimento nei centri commerciali “si sviluppa in progetti mix use, dove il retail anima un contesto di uffici e di residenziale”. Nel nostro Paese, cuore dei nuovi sviluppi resta Milano, dove si investe “perché c’è una dinamica positiva e cosmopolita”. Riferendosi al nuovo Merlata Bloom del capoluogo lombardo, Fabio Filadelli, head of development di Nhood, spiega che, “partendo da una forte specializzaizone retail, siamo diventati esperti di rigenerazione urbana”, lavorando in sinergia con altri sviluppatori per dare una nuova destinazione a quel luogo. Roberto Limetti, managing director di Pradera, suggerisce di scommettere sulla personalizzazione dei vari siti, puntando in particolare sui servizi offerti.

Roberto Zoia, presidente Cncc (Consiglio nazionale dei centri commerciali), ha illustrato alcuni dati: “In Italia, nel terzo trimestre, l’abbigliamento è tornato ai livelli pre-Cpvid (+0,4% rispetto al 2019), la ristorazione corre (+8,4%). In crescita nei primi nove mesi dell’anno anche il numero degli ingressi (+6,7% rispetto al 2022). I rendimenti netti del retail sono al 6,5%, quelli della logistica al 5%”.