Milano – Il Gruppo Gs, controllato al 99% dalla holding Carrefour Italia – a sua volta riconducibile alla capogruppo francese -, ha chiuso il 2022 con un calo dei ricavi dell’1%, da 3,89 a 3,84 miliardi (al netto dell’Iva) e una perdita di 116 milioni di euro, dimezzata rispetto ai 269 dell’anno precedente. Secondo quanto pubblicato da Milano Finanza, la perdita sarebbe diminuita grazie a un taglio del costo del lavoro: nel 2022, è sceso infatti da 674 a 487 milioni di euro. 200 milioni risparmiati, dunque, che sono andati a compensare i quasi 100 milioni di rincaro di altri costi operativi, tra cui i canoni di locazione e le spese energetiche. Oltre al costo del lavoro, i tagli hanno interessato anche il numero dei punti vendita. Che, nel corso dell’anno, sono scesi da 373 a 277, dopo che nel 2021 avevano già subito una sforbiciata di 420 negozi. È cresciuto, invece, il numero degli esercizi in franchising, aumentati tra il 2021 e il 2022 di 124 unità, arrivando a quota 1.240. Le perdite di Carrefour Italia erano già state segnalate dall’Area Studi di Mediobanca: stando ai dati dell’ultimo rapporto sulla Gdo in Italia, infatti, il gruppo francese tra il 2017 e il 2021 ha cumulato 766 milioni di perdite, risultando all’ultimo posto tra le società considerate. Per quanto riguarda la holding Carrefour Italia, invece, il 2022 è stato archiviato con una perdita di 162 milioni, di cui 161 attribuibili alla svalutazione di Gs.