Milano – La grande distribuzione ha dato la propria disponibilità a interventi volti a calmierare i prezzi di un paniere di beni essenziali. Richiesta avanzata nei giorni scorsi dal ministro del made in Italy, Adolfo Urso, per frenare l’inflazione. Ma, come si legge in un articolo de Il Corriere della Sera: “Le associazioni delle insegne del settore – da Ancd Conad ad Ancc-Coop passando per Federdistribizione – manifestano la necessità di un non formale coinvolgimento delle filiere a monte, a partire dall’industria”.

Una collaborazione che il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli (in foto), aveva già richiesto anche in occasione del suo intervento alla presentazione del Market Monitor di Assocasa. “In questi mesi di rincaro dei listini dei fornitori del 20-30%, in alcuni casi persino del 40, i nostri associati hanno messo in campo tutti gli strumenti possibili: potenziato l’offerta di prodotti a marca dei supermercati, accelerato con sconti e promozioni”, sottolinea ora Buttarelli. “Oltre una certa soglia però non si può andare se non mettendo a rischio la solidità delle imprese. Soprattutto in un momento come questo: nel primo semestre i volumi delle vendite sono calati del 3%. Abbiamo bisogno di un coinvolgimento delle filiere a monte”.

La grande distribuzione, come si legge nel quotidiano, lo scorso ottobre aveva già proposto un tavolo con i produttori. Tavolo a cui “L’industria non ha voluto sedersi”, commenta Buttarelli, che evidenzia anche come il prossimo futuro debba svilupparsi su ideali di collaborazione. “Ora se si chiede a noi un intervento sui prezzi i nostri fornitori dovrebbero farlo in egual misura. Cooperare: credo sia questa la strada”.