Milano – Nel primo semestre 2023 rallenta il mercato italiano M&A. Lo spiega un’analisi condotta dalla società di consulenza Kpmg. Le operazioni di acquisizione e fusione risentono dell’instabilità dello scenario macroeconomico e delle politiche monetarie restrittive delle banche centrali, registrando così un calo del 14% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Sono 555 le operazioni portate a termine nel primo semestre 2022, per un controvalore di 13 miliardi di euro circa, contro le 648 operazioni dello stesso periodo dell’anno precedente, il cui controvalore era invece di 35 miliardi di euro.

Mancano i grandi deal: sono solo tre, infatti, le operazioni che superano il miliardo di euro. Tra queste troviamo l’integrazione tra Dufry e Autogrill, con un controvalore di 2,4 miliardi di euro, che darà vita a un nuovo colosso della ristorazione legata ai viaggi.

“I controvalori subiscono un forte rallentamento con una contrazione di circa il 60%, mentre risulta meno definito il calo dei volumi grazie alla tenuta del mid-market”, spiega Max Fiani, partner Kpmg. “In questo contesto hanno avuto un ruolo importante i private equity, che hanno continuato a supportare nel percorso di crescita per linee esterne le proprie portfolio company, nonostante l’incremento del costo del denaro, più che raddoppiato nel giro degli ultimi 12 mesi”.