NiQ rileva i numeri dei prodotti a base di cannabidiolo negli Stati Uniti. Con vendite in crescita e prezzi oltre il doppio rispetto a quelli delle referenze tradizionali.
Di Irene Galimberti
52 milioni di dollari all’anno (oltre 47,5 milioni di euro). E’ quanto vale negli Stati Uniti il mercato dei prodotti a base di Cbd nel comparto salute e bellezza, secondo il report di NiQ terminante a marzo 2023. Questi dati calcolano il totale degli item che riportano sulla confezione la presenza di cannabidiolo, in tutti i canali distributivi degli Usa.
Il Cbd o cannabidiolo è un composto presente nella Cannabis Sativa, pianta ricca di vitamine A, D ed E e di acidi grassi essenziali. A differenza di un altro cannabinoide – il Tetraidrocannabinolo o Thc – non produce effetti psicoattivi, ma apporta invece grandi benefici, non solo all’organismo, ma anche a pelle e capelli. Secondo le ricerche, la chiave del successo è il sistema endocannabinoide, abbondantemente presente nell’epidermide con un ruolo fondamentale nell’equilibrio dell’omeostasi e nella rigenerazione cellulare; in particolare promuove il contrasto al decadimento cellulare dovuto a stress e invecchiamento.
Gli estratti di Cbd e di semi di canapa sono sempre più presenti nei prodotti health and beauty grazie agli sforzi di legalizzazione avvenuti negli ultimi anni. Nel dettaglio, secondo il report di NiQ, negli Usa l’83% di tutte le vendite di prodotti ‘Cbd’ proviene dalle super categorie di salute e bellezza (in particolare bagno doccia, cosmetici e cura delle unghie, deodoranti, skin care viso, hair care, depilazione, antidolorifici, protezione solare, vitamine e integratori). La categoria di gran lunga più rilevante è ancora quella di vitamine e integratori, ma NiQ stima che l’intero mercato continuerà a crescere, anche per il fatto che un prodotto che porta in etichetta il claim ‘Cbd’ può arrivare a costare oltre il doppio di quelli che ne sono privi.
Il principale mercato per il ‘Cbd-Beauty’ è proprio il Nord America, ma il riconoscimento ufficiale del Cannabidiolo (non più solo quello sintetico, ma anche quello derivato da estratto o tintura o resina di cannabis) da parte dell’Unione Europea, avvenuto nel febbraio 2021, apre sicuramente le porte a una maggiore diffusione anche all’interno del Vecchio Continente.
Un business in crescita non solo perché si tratta di un ingrediente naturale, in linea con le richieste del mercato, ma anche per i risultati che si ottengono con il suo utilizzo: migliora le condizioni della pelle, riequilibra la produzione di sebo, regolarizza le quantità di collagene ed elastina. Si tratta dunque di un ingrediente adatto a più fasce di età: oltre alle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e idratanti, può essere impiegato per trattare acne e arrossamenti. L’olio di canapa, inoltre, applicato sui capelli con maschere o impacchi favorisce la brillantezza; lasciato agire sul cuoio capelluto, riequilibra l’epidermide ed è un ottimo dopo sole con proprietà lenitive, emollienti, antibatteriche e antinfiammatorie.
Ci sono quindi ancora infinite opportunità d’innovazione da esplorare, per la cosmetica, nello ‘stupefacente’ mondo del cannabidiolo.