Londra (Uk) – Il retail della zona Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) è l’obiettivo principale dei cyber criminali. E’ quanto emerge da un report di Akamai Technologies, secondo cui a livello globale sono oltre 14,6 miliardi le incursioni individuate nel retail, di cui 4,6 miliardi nell’area Emea.
L’indagine rileva poi che nel settore retail, in area Emea, l’utilizzo di Local file inclusion è più di due volte superiore rispetto al vettore di attacco più vicino (59%); i bot malevoli che tra gennaio e marzo 2023 hanno attaccato il settore retail sono stati quasi 835 miliardi; gli attacchi alle applicazioni web e alle Api (Application programming interface) sono i più diffusi nell’area Emea, con una percentuale del 51%, mentre i media video sono al secondo posto con il 13%. Inoltre, il 51% degli script usati dalle aziende di e-commerce dell’Emea provengono da terze parti, un tasso notevolmente superiore rispetto alla quantità di script di altri settori (31%). Per quanto riguarda i Paesi più colpiti nell’area, la Germania si classifica al primo posto, seguita dal Regno Unito.
“Per sua propria natura, l’e-commerce è un dono per i cybercriminali. Offre un ‘tesoro’ di dati sensibili dei consumatori che possono essere compromessi facilmente, visto che questo settore è meno regolamentato rispetto ad altri, nonostante necessiterebbe dello stesso livello di maturità in materia di sicurezza. La situazione del settore retail in Germania può essere considerata come un’indicazione di ciò che potrebbe avvenire: un insieme di fattori che potrebbero condurre in qualsiasi Paese a un picco di attacchi”, ha dichiarato Richard Meeus, Director of Security Technology and Strategy, Emea, di Akamai.