Il consuntivo dei primi cinque anni della catena in Italia. I piani di sviluppo. La strategia e l’offerta commerciale. Il punto sul delivery. Intervista con il country manager Michael Gscheidlinger.
Di Angelo Frigerio
La conferenza stampa che si è tenuta ieri a Milano, per celebrare i cinque anni dall’ingresso di Aldi in Italia, è l’occasione per intervistare Michael Gscheidlinger, country manager della società. A livello internazionale, Aldi è presente con oltre 6.600 punti vendita in 11 Stati e 4 diversi continenti (Europa, America, Asia, Oceania), contando sul supporto di circa 156mila collaboratori. Negli oltre 150 punti vendita italiani (con superficie media di 1.100 mq per filiale), all’interno dei due poli logistici di Oppeano (Vr) e Landriano (Pv), nonché nella sede centrale di Verona, si avvale di circa 3mila collaboratori (+49% rispetto al 2020 e +23% rispetto al 2021). Quasi il 2% della forza lavoro totale è occupata in Italia. La sua crescita si sta rivelando sana e continua, con un progresso realizzato a tutta velocità assieme ai territori che serve. Ed è proprio con una domanda sul territorio che inizia l’intervista.
In conferenza stampa avete parlato di un piano di sviluppo che tocca sei regioni. Il Centro-Sud non v’interessa?
A oggi i nostri punti cardinali sono l’Emilia Romagna a Sud, in particolare un punto di vendita a Rimini; Brunico a Nord, con uno store a 10 Km dal confine austriaco; a Est abbiamo un negozio a Trieste, mentre il punto vendita più a Ovest è Torino. Al momento vediamo così tanto potenziale nelle sei regioni in cui siamo attualmente presenti che, prima di espanderci ulteriormente, vogliamo concentrarci in questi territori.
Nel corso di una nostra recente intervista, Maura Latini, Ad di Coop, ha dichiarato sui discount: “Oggi assistiamo a una deregulation assoluta: qualunque impresa, anche di piccole dimensioni come quelle dei discount, può aprire ovunque. Questo diventa un problema: oggettivamente si inseriscono in realtà esistenti e con pochi prodotti riescono a rispondere a un numero di clienti importante”. Cosa ne pensa?
Non mi sento di commentare. La nostra strategia consiste nel focalizzarci sui clienti, non sui competitor. Il grande successo messo a segno negli ultimi cinque anni dimostra che siamo sulla strada giusta. I risultati ottenuti vanno ben al di là delle nostre aspettative, riceviamo tanti riscontri positivi dai clienti italiani. Dunque, credo che ci fosse un gap qui in Italia che abbiamo saputo colmare. Proprio per questo non temiamo nessuno: tutti i nostri sforzi sono concentrati nel soddisfare i bisogni e le necessità dei consumatori italiani. Sono loro a guidarci.
Gli ultimi dati Circana mostrano un rallentamento nella crescita dei discount a livello di vendite. È così anche per voi?
Non posso parlare per tutti, ma per quanto riguarda Aldi, i numeri sono in costante crescita. In questo periodo caratterizzato da una pesante inflazione, che si riflette sui consumatori, noi stiamo conquistando un maggior numero di clienti. È un chiaro messaggio: siamo sulla strada giusta. Inoltre, se si guarda alla quota dei discount in Italia e la si paragona con quella di altri paesi, soprattutto Germania, è molto bassa. Ciò significa che la crescita di questo canale nei prossimi anni sarà sicuramente significativa.
A oggi come si compone la vostra offerta?
I nostri volantini hanno cadenza settimanale e propongono un’ampia selezione di offerte pensate per soddisfare le esigenze di qualsiasi nucleo familiare. Soprattutto in uno scenario internazionale trasfigurato dalla crescita dell’inflazione, l’assenza degli oneri di marketing che gravano sui prezzi finali dei prodotti dell’industria di marca e la capacità di compattare razionalmente gli assortimenti in ossequio ai principi della semplificazione generale e dell’efficienza dei servizi rappresentano valori aggiunti, evidenti in Aldi, che i consumatori non possono permettersi di trascurare. L’assortimento è composto, per l’80%, da prodotti italiani.
Aldi offrirà mai un servizio di consegna a domicilio?
Ci sono così tanti progetti di delivery… Ma ben pochi hanno successo. Al momento la nostra priorità è offrire la miglior esperienza possibile ai nostri clienti in store. Quindi il focus è solo ed esclusivamente sui punti di vendita fisici.