Roma – Nel mese di febbraio l’inflazione è aumentata di due decimi di punto su base mensile e del 9,1% su base annua contro il 10% di gennaio. Un rallentamento che, secondo l’Istat, è legato soprattutto al calo dei beni energetici regolamentati e non regolamentati. A riportare la notizia un articolo de Il Sole 24 Ore.

Crescono invece, secondo il giornale, i listini dei beni alimentari, i servizi culturali e per il cura persona (da +5,5% a +6,1%) insieme ai servizi relativi ai trasporti (da +5,9% a +6,4%). In particolare, il paniere di beni alimentari, per la cura della casa e della persona ha visto un aumento di sette decimi di punto. Rimangono stabili, invece, i prodotti ad alta frequenza.

“Si mantengono le spinte al rialzo dei prezzi nel comparto dei beni alimentari, lavorati e non, dei tabacchi e dei servizi, quasi tutti in accelerazione tendenziale”, racconta una nota diffusa dall’Istat e ripresa da Il Sole 24 Ore. “Come conseguenza di tali andamenti, si accentua la crescita su base annua della componente di fondo (+6,3%) e quella del cosiddetto ‘carrello della spesa’, che risale al +12,7%, dopo il rallentamento osservato a gennaio”.

La situazione economica si va, di conseguenza, a riflettere anche sulle marginalità delle catene. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio sulla Gdo italiana e internazionale, che aggrega i dati di 130 aziende nel periodo tra il 2017 e il 2021, i prodotti Mdd hanno registrato un +9,4% rispetto al 2021. Bene anche i discount la cui quota di mercato supera il 22%. Primo fra tutti per crescita delle vendite è Md (9,7%). Seguito da Lidl Italia (+8%), Agorà (+7,6%), Eurospin (+6,9%), Conad (+6,7%) e Selex (+5,2%). Cresce anche la spesa online, che registra un +10,5%.