Londra (Uk) – Nel 2022 Unilever ha registrato un aumento delle vendite e del fatturato. Che sono incrementati rispettivamente del 9% e del 14,5% a 60,1 miliardi di euro. Cresciuto anche l’utile netto (+26% a 7,6 miliardi di euro) e l’utile operativo (+0,5% a 9,7 miliardi di euro). Cause di questi fenomeni sono anche gli aumenti dei prezzi attuati durante tutto il corso dell’anno. Fenomeni che, al contrario, hanno fatto registrare un calo del 2,1% sui volumi di vendita complessivi.
A registrare un incremento delle vendite sono state tutte le cinque categorie principali dell’azienda, che da poco ha nominato un nuovo Ceo (scopri di più qui), e in particolare la divisione Beauty&Wellbeing (20% del fatturato del gruppo). I prodotti per la cura della pelle e dei capelli, infatti, hanno raggiunto un aumento del 7,8%. A crescere a due cifre, poi, la sezione Prestige Beauty. Che ora rappresenta oltre i 2,5 miliardi di euro di fatturato dell’azienda. Chiude in positivo anche il comparto Personal Care (23% del fatturato), che ha registrato un incremento delle vendite del 7,9% nonostante la riduzione della domanda per i prodotti di pulizia per la pelle. Controbilanciata dalle vendite dei deodoranti che hanno invece registrato una crescita a due cifre.
“Unilever ha realizzato un anno di forte crescita del fatturato in condizioni macroeconomiche difficili. La crescita è stata ampia in ciascuno dei nostri cinque gruppi aziendali”, ha affermato Alan Jope, Ad di Unilever, in una nota. “C’è ancora molto da fare, ma i cambiamenti che abbiamo apportato significano che inizieremo il 2023 con slancio, preparandoci bene per offrire un altro anno di crescita più elevata, che rimane la nostra prima priorità”. Per il 2023, inoltre, Unilever prevede anche un aumento dell’inflazione materiale netta. Che nella prima metà dell’anno potrebbe arrivare a circa 1,5 miliardi di euro e che invece potrebbe essere inferiore nella seconda metà dell’anno.