Un’edizione eccezionale per la fiera dedicata ai fornitori dell’industria beauty. Con stand e corridoi affollati di operatori. Che, nonostante le problematiche del contesto mondiale, restano ottimisti sul futuro.

Di Irene Galimberti 

Una due giorni d’eccezione. Making Cosmetics, la fiera dedicata ai fornitori dell’industria beauty (Milano, 23-24 novembre), è riuscita ad accontentare espositori e visitatori. Portando nel cuore del distretto della bellezza lombardo un evento di riferimento per gli operatori del settore. Un luogo d’incontro tra offerta e domanda, dove il business ha regnato sovrano.

Diverse le ragioni del successo di questo format. Anzitutto l’idea, quella di chiamare a raccolta i fornitori di materie prime, ingredienti e servizi per l’industria cosmetica, in un Paese tra i più attivi nel settore a livello mondiale. In seconda battuta la location internazionale, Milano, che è al tempo stesso capoluogo della regione beauty per eccellenza in quanto a produzione. Quest’anno, poi, l’evento si è trasferito nella Hall 4 della Fiera MiCo. Questo ha permesso di sfruttare moderne e ampie sale per i numerosi congressi in programma, ma anche di mantenere su un unico piano lo spinoff ‘inVitality’, evitando la dispersione dei visitatori.

Nota di merito va anche all’organizzazione, molto attenta e puntuale nel soddisfare le richieste e nel facilitare ingressi e logistica. Buona anche l’iniziativa dei Wise Ingredient Award, competizione in cui 74 ingredienti si sono sfidati per essere eletti al top nelle categorie Haircare; Makeup; Multipurpose; Skincare; Suncare. La cerimonia di premiazione, tenutasi in chiusura del secondo giorno di fiera, è stata affollatissima.

Detto questo, gran parte del successo è però legato al comparto in sé. Come noto, le aziende della filiera cosmetica italiana si contraddistinguono per gli alti livelli di innovazione, investendo molto in R&D e ricercando sempre ingredienti che possano differenziare i propri prodotti. Per questo, stand e corridoi del Making Cosmetics sono stati per due giorni affollatissimi, tanto che qualche azienda in visita ci ha riferito di aver faticato a parlare con alcuni espositori (e ce ne siamo accorti anche noi, nel nostro giro per intervistare i presenti).

C’è poi un elemento, quello più attuale di tutti, che sicuramente ha contribuito alla buona riuscita dell’evento. Che è però al tempo stesso una pillola amara per il comparto. Purtroppo anche nel 2022 hanno continuato a tener banco le problematiche legate alle materie prime. Con tutte le differenze legate alle tipologie o alla provenienza, certo, ma ci sono stati ancora shortage, aumenti e difficoltà logistiche. Trovarsi vis à vis coi fornitori per parlare, ragionare, cercare soluzioni o alternative era doveroso per l’industria. E il Making ha offerto una perfetta occasione d’incontro. Dove l’intento, come segnalato dai player, non è stato quello di contrattare, ma quello di collaborare. Di aiutarsi reciprocamente ad affrontare al meglio un periodo storico che sta mettendo a dura prova un comparto che però si è sempre dimostrato resiliente.

Forse, proprio questa capacità di resistere alla tempesta e questa volontà di collaborazione sono state fondamentali per permettere alle aziende di restare a galla, trovare soluzioni ai problemi e portare a casa comunque, in un anno ancora difficile, i risultati positivi confermati dagli espositori. Gran parte dei quali hanno segnalato crescite a doppia cifra sul 2021. Un comparto che non si lascia abbattere nemmeno dalle più recenti nubi, come il conflitto in Ucraina, la crisi energetica e l’inflazione alle stelle. Tutti cercano, con la consapevolezza che fare previsioni è ormai impossibile, di restare comunque ottimisti per il futuro, impegnandosi per trovare soluzioni che possano fare la differenza. Come, ad esempio, la possibilità di lavorare ingredienti a freddo, evitando l’energivora lavorazione a caldo. Oppure la scelta di entrare a far parte di gruppi e multinazionali più grandi, per avere una forza e un’offerta maggiori.

Insomma, le idee e le risorse per fare bene non mancano di certo alla filiera del beauty. E per chi volesse farne scorta, il Making Cosmetics tornerà anche il prossimo anno (22-23 novembre 2023), per regalare nuove ispirazioni e nuovo ottimismo.