Roma – Secondo il Rapporto Coop 2022, la quota di mercato del discount a giugno è pari al 22,1%, mentre nel 2019 era al 18,9%. Una corsa agevolata dalla crescita continua dell’inflazione, che ha favorito il canale. Come spiega ad Affari&Finanza di Repubblica Gianpaolo Costantino (consulente di Iri): “Finora la tenuta dei volumi si è verificata in particolare grazie alle ‘cosiddette categorie stagionali’, che quest’estate hanno aumentato le vendite della Gdo del 6%. Nel medesimo periodo però le altre categorie sono calate dell’1% ed per questo che non possiamo aspettarci una tenuta”. Il calo degli altri canali si spiega in questi termini, secondo Albino Russo, responsabile ufficio studi Ancc Coop: “Gli iper calano perchè sono sempre meno numerosi e perchè le famiglie sono sempre più piccole; i minimarket, invece, non riescono a essere concorrenziali sulle politiche di promozione. Dunque i discount vincono per costi e per capacità di rispondere meglio alle esigenze di prossimità”. Aggiunge Costantino: “Le prospettive dell’inflazione sono di arrivare al 15% entro la fine dell’anno per alcuni canali e questa è un’assoluta novità per il largo consumo, che in Italia è stato l’ultimo in Europa a trasferire i costi a valle e ora sta correndo per recuperare”.