Di Luigi Rubinelli
Discount di qui e discount di là… Al di là delle chiacchiere è meglio ragionare sui numeri e sugli attori di questa tipologia che, fortunatamente nelle statistiche viene tenuta distinta dagli altri canali di vendita della Gdo.
Ormai le persone parlano di insegne (‘Vado all’Esselunga o vado alla Coop o vado all’Eurospin’), non distinguono il canale di vendita, magari metterebbero Eurospin nei supermercati, ma le differenze negli assortimenti, nei prezzi, nelle scale prezzi, nelle promozioni, tecnicamente ancora ci sono ed è utile allora tenerli divisi.
Possiamo dire, scorrendo le tabelle qui sotto che:
- il discount è un fenomeno soprattutto del meridione d’Italia,
- il dato regionale e soprattutto la differenza fra numerica dei punti di vendita e quota di mercato non è omogenea come sembrerebbe ad un primo sguardo
- nelle regioni del Nord la loro crescita è costante ma diverse insegne oppongono una forte resistenza alla loro penetrazione,
- le differenze fra il leader, Eurospin, e il primo follower, Lidl risiedono soprattutto nella composizione delle reti, perché Eurospin ha una forte incidenza dell’affiliazione, mentre il ricorso al franchising di Lidl è nullo,
- le prime cinque insegne si spartiscono il 90% delle quote di mercato, per questo si può parlare di un canale molto concentrato, soprattutto rispetto alla Gdo, dove i primi cinque gruppi arrivano al 55% di concentrazione,
- nelle vendite per mq Lidl supera Eurospin e questo, forse, dipende proprio dalla composizione della rete,
- nel Roi è da segnalare il dato di MD, anch’esso ha una buona parte della rete in franchising,
- nel 2007 il discount aveva una quota di mercato del 9,5%, oggi è del 21,7%,
- tutti i valori espressi nelle tabelle qui sotto cambiano e non di poco ogni anno,
- Aldi si conferma un diesel, ma è a buon punto,
- i bilanci di sostenibilità dei discounter (soprattutto di Lidl e Aldi) sono migliori e meno green washing dei retailer della Gdo (esclusa Esselunga, ovviamente, che ha il miglior bilancio di sostenibilità italiano).
Come si sviluppa il discount nelle diverse regioni
Numerica, % Quota di mkt, %
Sicilia 21,4 35,1
Sardegna 20,5 34,7
Puglia 22,3 33,1
Molise 22,4 31,6
Abruzzo 23,3 29,8
Basilicata 21,1 29,4
Umbria 18,3 27,0
Calabria 13,2 25,6
FV Giulia 25,8 24,5
Marche 12,3 23,5
Liguria 25,2 22,9
Lazio 24,5 22,6
Piemonte 25,4 20,8
Campania 10,7 20,6
Alto Adige 13,9 20,6
Veneto 26,6 19,8
Emilia Romagna 22,8 17,6
Lombardia 27,2 17,2
Toscana 21,8 15,0
Valle d’Aosta 11,4 9,6
Quota di mercato, % 2007 2021
Discount 9,5 21,7
Eurospin – 31,1
Lidl – 22,3
MD – 15,5
Penny – 5,9
In’s (Pam) – 4,3
Todis – 4,1
DPiù – 3,9
Aldi – 2,7
Il discount ha una quota del 27% a valore e del 34% in volume
Roi, %
MD 22,7
Eurospin 20,2
Lidl 13,4
Nella media del discount i valori sono in aumento
Vendite al mq, euro
Lidl 7.211
Eurospin 6.504
MD 5.547
Media discount 6.072
Media supermercati 6.238
Nella media del discount i valori sono in aumento
Risultato netto, mio euro
Eurospin 1.137
Lidl 480
MD 215
La pressione promozionale
La pressione promozionale è simile alle superette, con 18,5%, in comparazione con i supermercati è ovviamente più bassa, questi ultimi sono a quota 25,8%.
Fonti: Mediobanca, NielsenIQ, IRi