San Vendemiano (Tv) – “Si dovrebbero pagare le fonti rinnovabili senza i costi aggiuntivi che derivano dalle oscillazioni dei combustibili fossili”. Questo il commento di Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì, marchio italiano attivo nel biologico, in merito al tema del caro bollette. Secondo Jori, infatti, anche le fonti green sarebbero penalizzate dalla crisi del gas russo: “È un paradosso: noi abbiamo scelto di usare solo energia green da fonti rinnovabili, ma ci troviamo con una bolletta energetica quadruplicata”. La crisi, dovuta alle difficoltà di approvvigionamento del metano, sta infatti portando i costi energetici alle stelle anche per chi il metano non lo usa. Nel dettaglio, il costo dell’energia viene stabilito dal Pun (Prezzo unico nazionale), uguale per tutti i fornitori di energia e per tutti i tipi di energia elettrica, indipendentemente dalla fonte di produzione. Il prezzo viene maggiormente influenzato dal prezzo di offerta, in Borsa, del produttore che ha maggiori costi e volumi di approvvigionamento, cioè i produttori termoelettrici. Quindi, chi ha scelto la fornitura di energia che arriva da fonti rinnovabili, si trova oggi a dover affrontare le volatilità del mercato determinate dalla difficoltà a reperire il gas. “È insensato che chi ha scelto di fornirsi di fonti energetiche alimentate da acqua, sole e vento paghi i prezzi determinati dal mercato delle fonti fossili”.