Milano – I tentacoli di Massimo Hallecker non coprono solo gli appalti di Fiera Milano, ma vanno ben oltre (leggi qui). Secondo quanto riportato oggi da La Repubblica Milano, il gip Domenico Santoro rivela come: “Altri elementi indiziari lasciano pensare all’esistenza di un sistema corruttivo più ampio, di cui Hallecker non sembra essere il solo protagonista”. In un’intercettazione, infatti, il manager comunica nuovi ‘traguardi’ a un altro indagato: “Abbiamo preso Sacco ospedale, abbiamo preso una caserma, sempre come fornitura…”. Si tratta di Franco Riciputi, ex coordinatore di Fratelli d’Italia a Cologno Monzese e comproprietario (45%) della Sanigea, azienda che vende prodotti sanificanti, le cui restanti quote appartengono alla moglie di Hallecker, Cinzia Vittoria Fongaro. Non solo le tangenti sugli appalti in Fiera, quindi, ma anche le retrocessioni milionarie sui subappalti alle società di cui è socio occulto, i contratti all’impresa partecipata dalla moglie, i business nell’edilizia in Sicilia e Albania e i legami con la Lu.Ma. (società del consorzio Cs Logistics rappresentata dall’ultrà narcotrafficante Luca Lucci). Intanto emergono nuovi dettagli sugli appalti in Fiera Milano, grazie alle prime testimonianze: “Si presentò per assegnarci una gara imponendo fin da subito una condizione chiara e vincolante: subappaltare i lavori a una società con la quale noi non avevamo mai lavorato prima”; “Aveva il potere di far lavorare le altre imprese e quindi sostanzialmente di esporre la mia a perdite potenziali importanti”.