Pianezza (To) – Da tre anni distribuisce metà degli utili ai dipendenti. Stiamo parlando della Reynaldi, azienda torinese specializzata nella produzione in conto terzi di prodotti cosmetici. “L’anno scorso hanno avuto cinque mensilità extra in busta paga, quest’anno tre perché capitalizziamo una parte dei profitti”, spiega all’Ansa Marco Piccolo, dal 2000 alla guida dell’azienda familiare – nata negli anni ’80 – insieme al fratello Andrea. “Non è una cifra fissa, ma dipende dagli utili che conseguiamo grazie al lavoro di tutti. Per noi i lavoratori sono come soci. Fatica e impegno vanno premiati, e loro si sentono parte del progetto”. E aggiunge: “Lo stipendio medio dei nostri dipendenti, che io preferisco chiamare collaboratori, è il 37% superiore a quello della media del settore. Paghiamo gli straordinari, ci sono premi di produzione contrattualizzati. Alle 16,30 finisce la produzione, alle 17,30 chiudiamo gli uffici, per andare a prendere i figli a scuola o avere una vita sociale. In fabbrica bisogna stare bene ed essere felici e la crescita dell’azienda dimostra che questa formula ha successo”. La Reynaldi produce, grazie a 75 addetti operativi all’interno di uno stabile di 7.500 mq, 100mila pezzi ogni giorno per clienti di tutto il mondo. Dal 2008 la crescita è pari al 25% ogni anno, con margini pari a cinque volte la media del settore. “Investiamo il 13% in ricerca e sviluppo, recuperiamo le acque di produzione, abbiamo pannelli fotovoltaici e zero emissioni di Co2, ricicliamo il 97% dei rifiuti”, evidenzia Marco Piccolo. Non è un caso se la Reynaldi è stata segnalata dalla Commissione Europea in un documento sulle ‘best practice’.