Un’edizione un po’ sottotono, secondo gli espositori italiani. Complice, probabilmente, la scelta del periodo estivo. Ma la kermesse resta comunque l’appuntamento di riferimento per il comparto biologico.

Di Eleonora Davi

Un’edizione un po’ al di sotto delle aspettative quella di Vivaness 2022. Che quest’anno, dopo il rinvio per ben due anni a causa della pandemia da Covid-19, è tornata in presenza. In scena presso il centro espositivo di Norimberga, in Germania, dal 26 al 29 luglio, il salone dedicato alla cosmesi biologica e naturale ha visto la partecipazione di 176 espositori distribuiti tra i padiglioni 8 e 9. Per quattro giornate il cuore del biologico internazionale è tornato a pulsare in occasione della prima edizione estiva della kermesse. Che come sempre si è svolta in concomitanza con Biofach, la manifestazione di riferimento per l’alimentazione bio.

Un evento in presenza che ha coinvolto tutti gli attori del comparto, oltre a espositori, visitatori e rappresentanti dei media. In realtà, però, l’impressione comune alla maggior parte delle aziende presenti tra i padiglioni della fiera e a cui abbiamo fatto visita, è stata di un’edizione ‘sottotono’. Corsie poco affollate e troppi momenti di inattività agli stand. Sicuramente la decisione di organizzare un evento di questa portata a fine luglio ha inciso sull’andamento di Vivaness. Tanti, infatti, gli operatori del settore che al momento si trovano fuori ufficio e si stanno godendo le vacanze. Ma ciò che molto probabilmente ha influito in maniera significativa è la vicinanza con l’edizione 2023 della kermesse, che, il prossimo febbraio, tornerà alla sua tradizionale programmazione.

Non da poco, poi, il caos dei voli aerei che nelle ultime settimane ha coinvolto l’Europa. Una crisi che ha toccato da vicino soprattutto la Germania. Circa mille, infatti, i voli Lufthansa cancellati per sciopero del personale che hanno mandato in tilt il traffico aereo tedesco colpendo quasi 134mila passeggeri. In questo scenario, molti espositori, buyer e operatori del settore hanno preferito non prendere parte alla kermesse. Tant’è che molti degli spazi tra gli stand sono stati adibiti ad aree relax. Più o meno belle, ma il messaggio era chiaro: non ci sono abbastanza presenze. In ogni caso, tutti riconoscono la qualità dei visitatori e nessuno rinuncerebbe all’appuntamento con Vivaness. Che si conferma sicuramente un’occasione importante per incontrare di persona i clienti esteri, definire contratti e perfezionare proposte e progetti. Ma non certo a luglio…

BUYER

La presenza di operatori professionali era ridotta ai minimi termini. Alcune aziende del comparto beauty hanno dichiarato di aver avuto qualche appuntamento sporadico, ma nulla a che vedere con l’affluenza delle passate edizioni. Altre realtà, invece, si sono dette soddisfatte: hanno avuto modo di organizzare incontri interessanti.

STAND

Le corsie molto ampie lasciavano tanta distanza tra uno stand e l’altro. Chiaramente così distribuiti per cercare di colmare i vuoti lasciati dalle aziende mancanti.

PULIZIA E LOGISTICA

Il primo giorno, ci sono stati problemi con il funzionamento delle scale mobili. Anche se prontamente aggiustate, hanno creato qualche disagio durante il corso della fiera. La poca affluenza di persone ha semplificato gli ingressi in fiera, evitando lunghi e interminabili minuti di attesa. Perfino i parcheggi erano meno affollati rispetto al solito. I bagni erano in ordine. Nel complesso, una fiera pulita, nonostante la scarsa presenza di cestini.

GIUDIZIO COMPLESSIVO

Sicuramente non è stato il solito Vivaness. Le aziende se lo aspettavano, ma speravano di rimanere ‘stupite’. Le realtà più previdenti hanno fissato appuntamenti prima della fiera, in modo da evitare inutili viaggi e spreco di soldi. In effetti, è impensabile presentarsi a un evento e sperare che per caso passi di lì il contatto della vita. Partecipare a queste manifestazioni è importante, ma deve essere fatto un gran lavoro a monte: inviare inviti, organizzare un’agenda con i vari appuntamenti, programmare incontri.