Milano – A giugno 2022, spiega una nota di Confcommercio, la domanda si è concentrata verso il recupero della componente relativa ai servizi (+11,9% nel confronto annuo) soprattutto quelli legati al turismo e al tempo libero. Per i beni (-3,3% su giugno 2021) la situazione si conferma complessa. L’indicatore dei consumi, sempre in giugno, mette a segno una crescita modesta: +0,7%. “I consumi rallentano”, commenta Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, “l’inflazione cresce, il conflitto in Ucraina continua e preoccupa la prospettiva delle restrizioni monetarie. In questo contesto, la crisi politica rischia di ripercuotersi pesantemente su quella economica. Serve, invece, la guida di Draghi e un’azione di governo sempre più efficace per gestire al meglio le risorse del Pnrr, la legge di bilancio e le riforme strutturali che il Paese attende”. Per luglio la confederazione stima un incremento dei prezzi al consumo dello 0,7%, con una variazione dell’8,2% su base annua.