Di Luigi Rubinelli
Certo che la fantasia anche nelle ricerche non ha limiti, e non ha limiti neppure per il professor Maurizio Dallocchio della Sda Bocconi che per celebrare 30 anni di Lidl in Italia (leggi qui) e per dire che Lidl è una bella catena di discount-supermercati, si arrampica sugli specchi dei dati Istat e la ricerca ‘Salute’ e il suo indicatore, che considera in % il numero di persone che non dichiarano una malattia cronica.
Professore: Lidl è una delle catene della Gdo più interessanti in Italia e non solo. L’uso dell’indicatore Istat andrebbe spiegato e circostanziato e contestualizzato rispetto ai problemi socio-sanitari delle diverse zone dove Lidl opera. Ormai, come la business community sa bene, ogni commento sul retail deve essere contestualizzato per zone che ovviamente sono tutte diverse fra loro in Italia. Certo: bisogna prendere in considerazione anche i valori medi, ma dopo aver analizzato quelli particolari.
Piuttosto, senza nulla togliere ai festeggiamenti del trentennale di Lidl in Italia, il professor Dallocchio, a proposito di bilanci di sostenibilità avrebbe fatto meglio a illustrare qual è il contributo alla riduzione della CO2 di Lidl in Italia (Scope 1 e 2 e 3 dell’Onu). E qui sì francamente che Lidl si distinguerebbe dai suoi concorrenti. I dati che il professor Dallocchio ha mostrato, cioè il confronto con aziende comparabili è molto debole, perché la quasi totalità dei bilanci di sostenibilità delle aziende della Gdo non è certificata, se si eccettuano quelli di Lidl e di Esselunga. Molti bilanci si autocertificano in casa e questo non va bene, né per le statistiche e gli studi e neppure per i festeggiamenti del trentennale di Lidl.
È una occasione persa, soprattutto oggi dopo l’invasione dell’Urss all’Ucraina, perché l’impatto ambientale sembra aver perso di importanza rispetto ad altri temi economici e sociali. Visto che Lidl fa diverse operation rispetto all’ambiente, queste vanno messe in rilievo, senza giri di parole e senza cercare ‘i confrontabili’, che non ci sono. Parere personale, come sempre.
In alto, la slide della ricerca Sda Bocconi presentata durante l’evento.