Berlino (Germania) – Secondo i dati dell’Ikw, associazione tedesca dell’industria della bellezza e del cura casa, nel 2021 la forte domanda estera ha compensato l’indebolimento del business interno. Il fatturato annuo complessivo ha registrato un +1,1%. Raggiungendo i 28,1 miliardi di euro nonostante le difficili congiunture di mercato. Guardando però solo le esportazioni di beauty e home care, la crescita a valore diventa del +10,6% (9,4 miliardi). Spinta dalla significativa domanda di Francia, Italia, Gran Bretagna e anche Cina. L’export, comunque, non ha ancora raggiunto i livelli prepandemia (risultato atteso nel 2022).

Quanto ai consumi interni, con 18,7 miliardi di euro si rileva un calo del 3% rispetto al 2020. Flessione che ha interessato categorie importanti come i cosmetici (-7,2%), i profumi da donna (-5,6%) e i prodotti hair care (-2,4%). Al contrario, i tedeschi hanno speso di più per oral care (+1,6%), prodotti per bagno e doccia (+2%) e per la cura dei piedi (+2,7%). Dal confronto dei volumi 2021 vs 2019 emerge che le vendite nazionali di referenze beauty sono diminuite a -3,1%, causa lockdown e mascherine.

I detersivi, invece, hanno registrato vendite più deboli rispetto al 2020, anno in cui molte famiglie hanno fatto scorta di prodotti, che hanno esaurito nel 2021. In ogni caso, le vendite interne di prodotti per la cura della casa sono comunque aumentate del 6% rispetto al 2019. Il 2021 ha segnato anche un cambio dei canali distributivi. Le farmacie, in particolare, hanno guadagnato quote di mercato nelle vendite di cosmetici e cura casa. Di contro, a perdere punti sono stati i rivenditori specializzati e i discount.