Milano – Si è appena conclusa la presentazione della 42esima Congiunturale di Cosmetica Italia. Un momento per analizzare l’andamento del settore, senza trascurare gli effetti che potrebbero derivare dall’invasione russa in Ucraina. La stima del fatturato delle imprese beauty nel 2021 è pari a 11,7 miliardi di euro, in crescita del +10,2% sul difficile 2020. Anche l’export registra un trend positivo, con 4,7 miliardi (+13% su base annua). Il presidente dell’Associazione, Renato Ancorotti, si è soffermato sui punti di forza del comparto, quali la profonda conoscenza del cliente, i forti investimenti in R&D e il ricorso a e-commerce e attività digital. Tra le opportunità segnalate, il ripensamento del modello di business, gli investimenti sui mercati esteri, oltre ad acquisizioni e partnership. Sul versante criticità, invece, le difficoltà nella pianificazione produttiva, la riduzione delle attività promozionali e il ricorso all’autofinanziamento. Che si sommano a minacce quali i costi di energia e materie prime, oltre alla rimodulazione della clientela. Per il 2022 è previsto un fatturato a 12,5 miliardi di euro, con il superamento dei valori precrisi (nel 2019 si erano raggiunti i 12,1 miliardi). A 5 miliardi, per una crescita del 7%, le proiezioni dell’export. “Le incertezze del momento non sembrano ledere il trend di recupero, ma le prospettive saranno condizionate negativamente alla luce del conflitto in Ucraina”, spiega il presidente. “La Russia rappresenta infatti un importante paese di esportazione. Dopo le problematiche legate alla pandemia, che speriamo stiano ormai dissolvendosi, si creerebbe un ulteriore ostacolo alla ripresa. Ma ci auguriamo davvero che la cosmesi italiana torni a risplendere come nel 2019”.