Berlino (Germania) – Il mancato riconoscimento di molti vaccini rappresenta, al momento, uno dei maggiori ‘intoppi’ alla mobilità di buyer e operatori e quindi alla vera ripresa del commercio mondiale. Lo lamentano, sulle pagine de Il Sole 24 Ore, le fiere tedesche. Secondo Hendrik Hochheim, responsabile dell’associazione tedesca di settore Auma, la Germania “deve seguire l’esempio di Olanda e Austria e riconoscere tutti i vaccini approvati dall’Organizzazione mondiale della sanità”. Ad oggi, quelli riconosciuti nel Paese sono infatti Pfizer, AstraZeneca, Moderna, Janssen e da pochi giorni Covovax. L’associazione sollecita anche l’introduzione dell’obbligo generale vaccinale e di nuove forme di sostegno economico alle aziende del settore. Come riporta il quotidiano, su circa 390 eventi fieristici in programma in Germania nel 2022, circa 50 sono già stati cancellati e 30 rimandati. Nel 2021, su 380 fiere previste se ne sono svolte solo 101 in presenza, 60 in forma digitale e altre 280 sono state cancellate. Per una perdita economica pari a 24 miliardi di euro. Persino superiore al ‘buco’ di 21,4 miliardi del 2020.