Tommaso Politi, category manager igiene e bellezza in Unicoop Tirreno, racconta la gestione dei reparti cura casa e persona nella cooperativa di Piombino. Che punta al rispetto di criteri ecosostenibili e a partnership con fornitori di caratura internazionale.

Di Antonello Vilardi

Igiene persona e casa, usa e getta e avvolgenti, prodotti parafarmaceutici: circa 8mila referenze del settore chimico e circa 6mila di quello parafarmaceutico, per un’incidenza sull’assortimento globale trattato da Unicoop Tirreno (una delle grandi cooperative di consumatori del sistema Coop) che raggiunge il 20%.
Sono questi i principali dati riferibili alla categoria merceologica gestita da Tommaso Politi, category manager igiene e bellezza, nell’ambito di rapporti strategici instaurati da tempo con importanti multinazionali del settore, quali Unilever, Procter&Gamble, Henkel, L’Oreal, Beiersdorf, Reckitt, Essity, Glaxo, Soffass, Kimberly&Clark. Unicoop Tirreno punta forte sugli assortimenti di qualità, anche nel comparto della drogheria chimica. Le componenti essenziali della sua politica commerciale sono tese a ben figurare al cospetto di soci e consumatori ormai molto esigenti: l’insegna offre ovvia convenienza, ma anche e soprattutto numerose alternative di scelta.

I partner commerciali
I nomi della maggior parte dei suoi partner commerciali sono altisonanti: la possibilità che il settore specifico di cura casa e cura persona offre, segnatamente alla coltivazione di relazioni proficue con i localismi, si rivelano alquanto ridotte. Il category manager difatti riconosce: “Ci sono meno occasioni rispetto al food, anche se esiste un parco fornitori locali che operano sia in ambito home care sia personal care e usa e getta. La valorizzazione avviene destinando loro uno spazio specifico all’interno dei nostri punti vendita (come ad esempio, le testate di gondola). Fra le varie multinazionali con cui collaboriamo, ce ne sono due o tre che riescono a mantenere costantemente il livello della relazione commerciale che vorremmo sempre”.

Il marchio Coop
A perfezionamento della categoria in esame, come del resto anche nel settore alimentare, spiccano i prodotti a marchio Coop, frutto della partnership con copacker accuratamente selezionati perché altamente affidabili, garanti di sicurezza e qualità nelle prestazioni. “In questo campo estremamente strategico, le azioni sono messe in opera e governate totalmente da Coop Italia: lavoriamo con molti fornitori, i quali entrano a far parte del ‘parco fornitori di private label’ attraverso aste e tender”. In Unicoop Tirreno, Politi sottolinea come le merceologie che riflettono i migliori risultati di vendita siano quelle che mantengono la propria funzionalità nel tempo, in termini di prestazioni d’uso. “A valore, direi carta igienica, assorbenti, incontinenza e candeggina. Classifica, questa, che non subisce evidenti variazioni sui pdv, nel volume. Si tratta di commodities che non esprimono particolari elementi oltre la semplice funzionalità”.

La categoria, il Covid e i gesti di consumo
“Il Covid ha modificato in maniera sensibile le abitudini di consumo; il settore che seguo ne ha risentito fortemente, tanto nell’ambito del cura casa che dell’igiene persona”, spiega Tommaso Politi. “Se la prima fase è stata caratterizzata da un accesso scomposto ed emergenziale verso alcune categorie, una fase immediatamente successiva ha mostrato un certo consolidamento di questi nuovi gesti di consumo. Nuovi gesti che hanno portato la Gdo a rivedere le logiche e le politiche commerciali”. Altro atteggiamento recente che il category manager evidenzia riguarda l’attenzione alla sostenibilità: “Coop, come ben sappiamo, ne ha fatto la ‘stella polare’ della propria missione (una buona spesa può salvare il mondo) non solo a parole, ma definendo un piano strategico che stiamo declinando nei fatti. E l’industria che opera nel settore che gestisco sta percorrendo una strada analoga: non voglio certo dire che siamo stati noi a inventare e propugnare il tema, noto solamente che, se questo può effettivamente essere il punto d’incontro fra mercato e grande distribuzione organizzata, avremmo certamente un tema comune da portare avanti. E’ un argomento che non si limita solamente al giro d’affari, ma che va in una direzione attraverso la quale si immagina la possibilità di migliorare le condizioni di vita (detto in maniera veramente semplificata), attraverso il semplice gesto del fare la spesa”.

Evoluzioni e tendenze del mercato
All’interno del perimetro dell’igiene ambienti, specifica Tommaso Politi, “probabilmente l’industria andrà nella direzione di consolidare sempre più il legame fra due categorie (kantianamente intese): il tempo e l’efficacia, cioè la garanzia di performance eccellenti (che garantiscano sicurezza dal punto di vista igienico) realizzabili velocemente. Sul personal care, novità e innovazioni hanno da sempre vita breve: i ‘capitani di categoria’ ogni anno propongono risultati di studi e ricerche attraverso cui trovano il supporto per proporre nuovi prodotti o completamenti di linea. In verità, cosa proporrà il mercato nell’immediato, non saprei dire!”.

L’intervista completa sarà pubblicata sul prossimo numero di Hc Home Care, in uscita a fine novembre.