Londra – “L’ascesa dell’e-commerce nelle categoria ‘cura persona’ è stata rapida in Gran Bretagna, tra i principali responsabili la pandemia”, sottolinea Nina Nowak, analista senior presso GlobalData. Secondo la società londinese di analisi dati, il trend è destinato a rimanere. Lo testimoniano i recenti accordi siglati tra grandi retailer come Thg, società di e-commerce con sede a Manchester, e Cult Beauty, rivenditore di prodotti di bellezza online, con Boots e Deliveroo. “L’e-commerce consente un percorso di personalizzazione quasi illimitata, che rimpiazza efficacemente l’esperienza di acquisto nel negozio fisico”, prosegue l’analista. Dall’indagine di GlobalData, relativa al primo trimestre del 2021 e rivolta ai consumatori britannici, risulta che il 64% predilige l’e-commerce per la comodità, il 48% perché consente di risparmiare tempo, il 43% per via della riduzione dell’interazione sociale, il 36% per la maggior scelta, e infine il 32% per il risparmio economico. Il sondaggio mostra che la quota di mercato relativa a cosmesi e articoli per l’igiene personale dei retailer online in Uk è balzata dal 10% (1,2 miliardi di sterline) nel 2019 al 14% (1,7 miliardi di sterline) nel 2020. Registrando così una crescita del 42% e rendendolo il secondo canale d’acquisto nel settore beauty, preceduto solo da ipermercati e supermercati. “Il trend è positivo, si registrerà un tasso annuo di crescita composto del 4,1% sul periodo 2021-2025, raggiungendo un valore di previsione di 2,1 miliardi di sterline nel 2025”, commenta la società. E intanto crescono le perdite di colossi come Harrods…