Milano – Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Kiko, Cristina Scocchia, non sono piaciute ai no vax. Che in rete invitano al boicottaggio della catena cosmetica. Durante un’intervista rilasciata al programma di La7 ‘Otto e mezzo’, la manager ha spiegato come si muoverà l’azienda. “Come datore di lavoro ho il dovere di garantire la salute e la sicurezza di tutti i miei dipendenti, vaccinati e non vaccinati. E il modo migliore per farlo è applicare le regole del green pass senza tentennamenti e senza sconti”, ha dichiarato. Da venerdì tutti i 2.500 dipendenti dovranno presentare il green pass, che verrà controllato singolarmente. “Chi non ha il green pass (il 15% dei dipendenti non è vaccinato, ndr) dovrà tornare a casa e verrà sospeso, come prevede la legge. È ovvio che ci saranno difficoltà, soprattutto nei primi giorni, però il decreto è entrato in vigore il 21 settembre, quindi ci sono state date tre settimane per organizzarci”. L’Ad ha anche precisato che l’azienda non è dell’idea di pagare i tamponi ai dipendenti non vaccinati. “Non ne facciamo una questione economica, ma di principio. Il green pass e una sua corretta applicazione sono fondamentali per uscire da questa pandemia. Non essendoci obbligo, tutti devono essere liberi. Però poi riteniamo giusto che chi decide di non vaccinarsi debba pagare le spese di questa decisione. E non debba essere né l’azienda né la collettività ad assumersi questo costo. Quindi andremo avanti per questa strada nonostante le difficoltà”.