Amburgo (Germania) – Da una parte c’è la multinazionale tedesca Beiersdorf. Dall’altra il gruppo svizzero Diffulice. Il marchio mondiale e mass market Nivea, contro il brand di cosmetici e saloni in franchising Body Minute (circa 450 istituti in Francia). Un giro d’affari di 7 miliardi di euro nel 2020, versus un fatturato di 140 milioni. La storia è questa. Jean-Christophe David (figlio del più noto Jean Louis David) fonda nel 1998 il gruppo Diffulice e la catena estetica Body Minute, con il suo logo rotondo. Nel 2015 Beiersdorf – che dal 2013 ha iniziato a utilizzare come logo sui prodotti la riproduzione tonda della propria famosa crema in scatola blu con scritta bianca – porta in Tribunale, a Stoccarda, Body Minute. Il logo della società svizzera sarebbe una copia della crema Nivea. Da allora si sono susseguite oltre 20 cause intentate dall’una e dall’altra impresa. Che si accusano a vicenda di contraffazione e concorrenza sleale. L’ultima recente stoccata arriva da Body Minute. Che ha chiesto alla Beiersdorf 10 milioni di euro come risarcimento in cambio della rimozione, dal 2022, del logo tondo e blu, con scritte bianche, da cosmetici (in foto) e saloni di bellezza.