Mantova – Il 2021 segna il 100esimo anniversario della diffusione dei fiori di loto nei laghi delle valli del Mincio. Introdotti nel 1921 dalla studentessa di scienze naturali Maria Pellegreffi. Per l’occasione, la città dei Gonzaga, in collaborazione con il Parco del Mincio, ha dato il via alla sperimentazione ‘Rilotus’. La scorsa settimana, circa 300 campioni di fiori di loto sono stati raccolti. L’obiettivo? Essiccarli ed estrarre i principi attivi presenti nel fusto e nelle foglie per utilizzarli a scopo cosmetico.

L’iniziativa, ancora in fase sperimentale, ha ricevuto un finanziamento di 10mila euro da parte di Fondazione Banca agricola mantovana. Del progetto si occuperà la cooperativa sociale Santa Lucia di Asola (Mn), impegnata nella separazione dei fiori, del loro confezionamento e del passaggio all’essiccatoio. Sarà invece la società Ecoconsultyng – SostenAbility a coordinare il progetto e individuare le aziende interessate. Come riferisce il Corriere della Sera, pare che, al momento, una multinazionale cosmetica abbia già aderito all’iniziativa.