Roma – La carne è debole. E anche il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, non ha saputo resistere alle avance della sua ‘procace’ – come l’ha definita lui stesso – segretaria, Giovanna Venturini. La vicenda risale al 2017, quando Sangalli era presidente di Confcommercio Lombardia e anche vice presidente di Fondazione Cariplo di Milano. Proprio il presidente della Fondazione, Giuseppe Guzzetti, riceve una lettera anonima che denuncia “rapporti non commendevoli” tra Sangalli e una dipendente di Confcommercio. Preoccupato per il buon nome della Fondazione, Guzzetti chiede spiegazioni a Sangalli, che inizialmente nega, poi ammette che era la signora a provocarlo. Più avanti, Sangalli chiede aiuto a Guzzetti, perché la famiglia Venturini minaccia una denuncia, e gli chiede di coinvolgere, per mediare, Francesco Rivolta (allora Dg di Confcommercio), alla cui segreteria era stata trasferita la Venturini. Tempo dopo Sangalli spiega al presidente della Fondazione di aver concordato coi due una somma (216mila euro ‘donati’ nel 2018 con atto notarile) e le sue stesse dimissioni (mai arrivate). A ricostruire i fatti lo stesso Guzzetti, chiamato a testimoniare nel corso di un incidente probatorio nell’ambito del procedimento penale in cui la segretaria e Francesco Rivolta sono accusati di estorsione ai danni di Sangalli. La difesa di Giovanna Venturini ha chiesto di prosciogliere l’assistita per la “fragilità indiziaria” delle accuse, legata all’inattendibilità della testimonianza della presunta vittima Sangalli.
Confcommercio: Carlo Sangalli e la storia con la segretaria
Irene Galimberti2021-08-11T13:49:30+02:0011 Agosto 2021|Attualità, Home Care, Mercato, Personal care|