Un report. E sei trend nati in tempo di Covid. Ma destinati a diventare abitudine. L’analisi di Avon sul futuro del beauty.

Di Irene Galimberti

Il mondo della bellezza è cambiato per sempre? Se l’è chiesto Avon – società statunitense produttrice di cosmetici specializzata nella vendita diretta (ma oggi anche tramite e-commerce e negozi specializzati). La risposta a questa domanda si trova nel report intitolato ‘The future of beauty in a post-pandemic world’. Che traccia i cambiamenti avvenuti nel panorama cosmetico globale e le modalità con cui le future innovazioni di prodotto dovranno incontrare le nuove priorità dei consumatori. Gli esperti di Avon, supportati da dati e sondaggi, hanno individuato sei trend principali.

‘I trattamenti fai da te sono qui per restare’. Il lockdown e le restrizioni sociali ci hanno privati di esperienze sensoriali che prima si davano per scontate. Il 50% delle donne intervistate ammette di sentirsi stressata o ansiosa almeno tre volte a settimana durante la pandemia e i rituali di bellezza e cura di sé, secondo il 64%, aiutano a sentirsi meglio. Non a caso Avon ha registrato significativi incrementi nelle vendite di prodotti per massaggi, ma anche di detergenti e additivi per il bagno. Un fenomeno che ha avvicinato i consumatori a nuovi prodotti profumati e sensoriali, a esperienze di benessere da provare a casa, che sono piaciuti e resteranno nelle abitudini future.

‘Lo skinimalism regna sovrano’. Secondo una nuova ricerca di Avon, solo il 10% delle donne ora usa più di cinque prodotti per la beauty routine quotidiana. Il 64% ne utilizza non più di tre. Piuttosto che un rituale complesso, lungo e costoso, con numerosi prodotti specifici, oggi si predilige l’uso di meno prodotti che siano però multifunzionali. Le incertezze economiche dovute alla crisi pandemica hanno fatto sì che molte donne, pur volendo dedicare più tempo alla bellezza, non siano più disposte a investire troppi soldi. I prodotti polifunzionali, con formule concentrate, promettono in pochi gesti risultati migliori, offrendo un buon rapporto qualità-prezzo e costituendo un’alternativa più sostenibile.

‘La scienza è salvatrice’. L’emergenza sanitaria ha riportato alla ribalta il valore di scienziati e ricercatori. Tanto che i risultati cosmetici dimostrati da test ed evidenze scientifici sostengono le vendite. Tra le principali esigenze (emerse per il tempo passato a scrutarci sugli schermi in smartworking), c’è il tentativo di migliorare luminosità e trama cutanea grazie ad apposite formulazioni scientifiche. Le vendite prediligeranno l’efficacia, ma anche la semplicità degli ingredienti, con l’81% delle donne intervistate che ritiene più sicuri quelli naturali.

‘La fine dell’antiage’. La salute è prioritaria come mai prima d’ora e la consapevolezza di quanto sia fragile la vita ha segnato un cambio di atteggiamenti verso l’invecchiamento. Dal sondaggio Avon, due donne su cinque di età superiore ai 55 anni non considerano più le rughe come una delle più grandi insicurezze cutanee. Per questi motivi i cosmetici non andranno presentati come ‘ringiovanenti’, ma piuttosto come prodotti specifici per le singole esigenze, in grado di donarci una pelle più bella e sana.

‘Il beauty shopping diventa digitale’. Le vendite online di Avon hanno registrato una crescita del 132% nel primo trimestre del 2021. Una trasformazione, quella digitale, che non è un concetto nuovo per l’industria della bellezza, ma ora diventa priorità. Inoltre, con il 44% delle donne intervistate che confessa difficoltà nella scelta dei colori durante l’acquisto di makeup o cosmetici, oggi i brand riconoscono i vantaggi (economici e di fidelizzazione) apportati dai servizi di prova virtuale, che coinvolgono e divertono i consumatori. Per invogliare gli acquisti, anche l’invio di campioni di prodotto ha mostrato la propria efficacia. Come testimonia l’impennata delle vendite di beauty box su abbonamento.

‘I colori vibranti fanno il loro ritorno’. La pandemia ha portato a una polarizzazione nei trend del make up. L’imposizione dell’uso della mascherina ha fatto calare le vendite dei prodotti per le labbra nel 2020, con il 67% delle intervistate che afferma di aver adottato, durante la pandemia, un look più naturale. Che permette di essere impeccabili per le call di lavoro, ma senza coperture pesanti, per lasciar respirare la pelle. Tendenze rimaste tutt’oggi, quando crescono le vendite di referenze clean, vegan e natural. L’85% delle donne apprezza infatti i prodotti e gli ingredienti green. Di contro, torna la voglia di leggerezza e divertimento. Con il ricorso ai colori forti e giocosi, ai glitter e agli ‘eccessi’.

“La pandemia ha scosso il mondo nel profondo e la vita non sarà più la stessa”, dichiara nel report Angela Cretu, Ceo di Avon. “Ma abbiamo anche compreso l’importanza di prenderci cura di noi stessi e degli altri. E come la bellezza può svolgere un ruolo importante in questo”.

 

IN FOTO: Angela Cretu, Ceo di Avon