Pozzilli (Is) – Alla Unilever di Pozzilli, secondo le Rsu, l’adesione allo sciopero di venerdì 11 giugno si aggirava intorno al 50%. Una partecipazione poco attiva, che ha visto scendere in campo solo la Cisal. Lo scorso martedì 8 giugno, infatti, la multinazionale ha sottoscritto un accordo con il Governo e con i sindacati di categoria (escluse le sigle Uiltec Uil e Fials Cisal). La stipula del contratto di espansione prevede che la parti firmatarie condividano “la volontà individuare gli strumenti per rafforzare le competenze delle risorse in azienda e di acquisire nuove competenze in linea con il piano di trasformazione favorendo il prepensionamento”.

Nel dettaglio, lo stabilimento di Pozzilli chiuderà il 30 novembre prossimo. Con uno stop di 18-24 mesi che dovrebbe consentire la riconversione da fabbrica di detersivi a innovativo sito industriale per la produzione di plastica riciclata, guidato dall’azienda Seriplast. Sono quasi 70 i lavoratori che passeranno nella nuova società e che non hanno certezze sui nuovi contratti e le rispettive condizioni salariali. 73 operai, invece, lasceranno in anticipo l’Unilever con prepensionamenti, esodi per lavoratori anziani e quota 100. Il contratto di espansione prevede anche, entro il 31 dicembre, l’assunzione di 11 risorse con qualifica non dirigenziale.