Roma – Con la conversione in legge del Dl del 22 marzo 2021, n. 41 (Decreto Sostegni) è stato approvato l’emendamento relativo all’etichettatura ambientale degli imballaggi. Vale a dire la richiesta, avanzata da Confindustria, Confartigianato e altre associazioni, di sospendere tutto il comma 5 dell’articolo 219 del Dl 152/2006. Il quale prevede che gli imballaggi siano “opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche Uni applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione”.
Una prima, parziale sospensione era arrivata a inizio anno con il Decreto Milleproroghe 2021 che ha rinviato al 31 dicembre 2021 l’obbligo di introdurre le indicazioni per supportare il consumatore nel corretto conferimento dell’imballaggio a fine vita (leggi qui). Restava invece in vigore l’obbligo di apporre su tutti gli imballaggi (primari, secondari, terziari) la codifica identificativa del materiale secondo la Decisione 129/97/Ce. Ma anche questa imposizione, ora, è rimandata a gennaio 2022.