Londra (Uk) – La ripresa del settore beauty inizia dal continente asiatico. A riferirlo è Euromonitor International, agenzia internazionale di analisi di mercato. Nel 2020, in piena pandemia, il comparto cosmetico della regione Asia Pacifico ha raggiunto quota 176,9 miliardi di dollari, in crescita dell’1,6% rispetto al 2019. Il nuovo anno, inoltre, fa ben sperare in un progressivo sviluppo. I dati elaborati da Euromonitor stimano che il settore varrà 189,4 miliardi di dollari (+9,1% sul 2020). E nel 2022 è previsto un ulteriore incremento del 5,2%, per un giro di affari pari a 200 miliardi di dollari.

A trainare il comparto è il mass market, il cui valore nel 2021 dovrebbe attestarsi intorno ai 105,8 miliardi di dollari (+4,3% sul 2020). A spopolare sono i prodotti bagno-doccia e quelli dedicati all’oral care. Che, nel 2020, hanno registrato rispettivamente un fatturato di 14,4 e 16,8 miliardi di dollari. Il ruolo sempre più determinante della classe media e della borghesia ha portato a una rapida espansione del segmento premium in ambito beauty e skincare. I prodotti per la cura della pelle reggono all’impatto del Covid-19 e crescono del +1,4% rispetto al 2019. Nel 2021 le vendite sono destinate ad aumentare del 12,3%, per un valore complessivo di 83 miliardi di dollari. Il mondo del premium beauty, invece, segnerà il maggior tasso di crescita nel 2021, con vendite in rialzo del +20,3%. Nel 2022 sfiorerà quota 70 miliardi di euro.

Per quanto riguarda i singoli paesi dell’area pacifica, l’industria cosmetica della Corea del Sud archivia il 2020 con un giro di affari di 13,3 miliardi di dollari. Le previsioni per i prossimi mesi appaiono positive, con una crescita che oscilla tra 0,4 e 0,6%. A favorire il buon andamento del settore sono i fenomeni del K-Beauty e del J-Beauty. Il Giappone, al contrario, soffre gli effetti della pandemia e chiude l’anno a quota 35,8 miliardi di dollari, in flessione del 7,9% rispetto al 2019. Ma è la Cina il vero motore dello sviluppo pacifico. Nel triennio 2019 – 2022, Euromonitor stima un tasso di crescita annuo del 10% che, nel 2022, dovrebbe condurre a un valore complessivo di 89,2 miliardi di dollari.