Milano – Le vendite dei Fmcg in Gdo sono ancora in crescita (a volume e valore). Ma rispetto alle spese ‘extra’ registrate lo scorso anno con l’inizio dell’emergenza sanitaria (fine febbraio) cominciano a registrarsi i primi ‘rimbalzi’. E’ il quadro tracciato dalla società di ricerche Iri e ripreso da pharmaretail.it. Quanto ai canali, il discount domina la scena con un tasso di crescita (21,1) pari al quadruplo di quello degli altri format (5,5 per iper, super e Lsp; 5,6 per specialisti casa e persona). E proprio il drugstore rallenta progressivamente la sua corsa (da +9,6 nel 2019 e +9,1 nel 2020). Il successo dei discount trascina verso il basso i prezzi. Che segnano un tendenziale negativo in confronto all’andamento anomalo dello scorso anno. Una flessione che probabilmente aumenterà nei prossimi mesi. La pressione promozionale resta leggermente inferiore rispetto al bimestre corrispondente del 2020. Penalizzati dal nuovo lockdown molti prodotti personal care (-3,3% a valore e -1,2% a volume). Soprattutto trattamenti viso e corpo, cosmesi e rasatura, ma anche le referenze andate a ruba per la pandemia: igiene orale, igiene personale e sanitari. Rallentano le vendite dei dispositivi per la protezione personale. Il cura persona è però protagonista quanto a sviluppo della Mdd (unica merceologia in crescita). In generale cresce, secondo Gfk, il numero di referenze acquistate. Segnale che i consumer richiedono più diversificazione. Soprattutto nel cura casa (+28,6), ma anche nel cura persona (+20,9).
Consumi: in Gdo i primi cali rispetto al boom del 2020. Tiene il discount, frena il drugstore
Irene Galimberti2021-04-01T11:55:20+02:001 Aprile 2021|Attualità, Home Care, Mercato, Personal care, Retail|