Slough (Inghilterra) – In principio era Reckitt & Sons. Poi Reckitt & Colman. Dal 1999 è divenuto Reckitt Benckiser, con la fusione al gruppo olandese Benckiser. Nel 2014, l’allora amministratore delegato Ranesh Kapoor decise di semplificare il brand in ‘Rb’. Ma questa sigla non è mai stata assimilata, semmai ritenuta ‘vuota’, oltre che priva di legami con la lunga storia della società. Il nuovo Ad, Laxman Narasimhan, ha preso atto di questo ‘rifiuto’ e ha deciso per un nuovo rebranding. Rispettando il modo in cui tutti – operatori, consumatori e investitori – hanno sempre continuato a chiamare la multinazionale: semplicemente Reckitt. Un riconoscimento anche al fondatore Isaac Reckitt, che avviò l’attività nel 1819.
Un comunicato spiega che identità e iconografia del marchio sono state progettate per renderlo più riconoscibile. Evidenziando lo scopo dell’azienda, quello di proteggere, curare e nutrire (il video di presentazione è disponibile a questo link). “Da Dettol a Lysol, da Nurofen a Durex, da Finish a Vanish, vendiamo ogni giorno alle persone più di 20 milioni dei nostri prodotti. Eppure c’è meno riconoscimento dell’azienda che sta dietro quei marchi. La nostra nuova identità Reckitt ci permetterà di comunicare meglio il nostro scopo aziendale al mondo, e di farlo in un modo che sia potente, coerente e d’impatto”, ha sottolineato Jo Osborn, Vp internal communications and corporate brand. L’agenzia Havas Conran Design Group ha ideato nome e logo nuovi, con la ‘R’ al centro del simbolo “a rappresentare l’unità dell’azienda, mentre la conchiglia evoca senso di protezione e natura”. L’implementazione del nuovo marchio sarà realizzata nell’arco di 3 anni, sfruttando i cicli di sostituzione naturali, per gestire una transizione efficiente nei costi e nell’impatto sull’ambiente.