Bruxelles (Belgio) – Indagare la percezione e le aspettative dei consumatori rispetto ai brand di cosmesi, alle garanzie dei marchi e ai claim utilizzati per i cosmetici naturali e biologici. Con questi obiettivi Natrue ha condotto, tra gennaio e febbraio 2021, un’indagine. Che ha coinvolto un campione di oltre mille consumatori, tra Germania e Francia (70% donne, 30% uomini, 18-65 anni). L’associazione no profit, che tutela la vera cosmesi naturale e biologica certificata, ha puntato i fari su tre aspetti. Atteggiamento in fase d’acquisto, percezione dei brand e garanzie dei marchi. Esaminando circa 30 marchi tra convenzionali, ‘ispirati alla natura’, natural e biologici.
Gli intervistati hanno dovuto valutare i fattori che contribuiscono all’identificazione del concetto di ‘naturalità’. La caratteristica principale selezionata è stata ‘ingredienti naturali e biologici al 100%’, seguita da ‘protezione del benessere degli animali’ e ‘a ridotto impatto ambientale’. Inoltre, giocano un ruolo importante anche la presenza o assenza di determinate sostanze (come la presenza di ingredienti naturali, l’assenza di microplastiche, Ogm, ecc.).
Dal sondaggio è emerso che alcuni intervistati non sono in grado di distinguere prodotti ‘ispirati alla natura’ dai ‘naturali’. Per quanto concerne la percezione dei brand, si registra una maggiore frammentazione poiché anche i leader del mercato convenzionale lanciano sempre più nuovi marchi cosmetici ‘ispirati alla natura’. Spesso anche certificati come naturali/biologici. L’ultima parte del sondaggio è stata dedicata alla comprensione delle etichette. Percepite da molti come poco chiare, soprattutto se ‘multifattoriali (formulazione, ingredienti, lavorazione, criteri etici e sostenibili, ecc.). Infine, a livello di prezzo, la maggior parte degli intervistati, circa il 90% di entrambi i mercati, è disposta a pagare di più per cosmetici naturali e biologici certificati.