Roma – Dal 2010 la contraffazione dei prodotti beauty è costantemente diminuita in Italia. Un dato che emerge dallo studio ‘La contraffazione nel contesto economico attuale. I principali strumenti a tutela del made in Italy’. Una ricerca condotta da Valerio Mancini, direttore del Rome Business School Research Center, e di Fabio Guglietta, Ceo di BiT256. All’interno, appunto, l’analisi del fenomeno della contraffazione, il cui fatturato, in Italia, supera i 30 miliardi di euro. Il settore più esposto è quello dell’abbigliamento, con un mercato illecito che raggiunge i 2,2 miliardi di euro, pari al 32,5% del totale, con un incremento del fenomeno di circa il 48%. Un aumento più consistente è appannaggio e delle apparecchiature elettriche e informatiche (+90%, con un valore di 1 miliardo di euro). Ancora peggio il comparto delle calzature (+307%). In calo invece gli illeciti nel beauty. Nella classifica dei beni più contraffatti importati dall’estero e venduti in Italia, la categoria ‘profumeria e cosmetica’ è al 9° posto. Dopo aver raggiunto il picco di 100.887 euro nel 2010, il valore dei cosmetici falsi è andato calando: 7.400 euro nel 2018 e 3.400 euro nel 2019. Con una variazione 2019 vs 2018 del -55,39%. Nel dettaglio, sono stati 783.139 i pezzi sequestrati nel 2018 e 360.509 nel 2019 (-53,97%).