Rovato (Bs) – La situazione del Gruppo L’Alco, di cui abbiamo parlato in varie occasioni (leggi qui), si aggrava sempre di più. Ieri abbiamo visitato il punto vendita di Rovato. Nel grande magazzino regnava il silenzio. Molti gli scaffali completamente vuoti. Moltissime le aziende che non sono più presenti: Barilla, Rovagnati, Morato, tanto per citarne alcune. Con i dipendenti diligentemente al loro posto a osservare i pochi clienti (tre) che si aggiravano fra gli scaffali. Da dicembre non ricevono gli stipendi. E anche quello di febbraio è in forse. Una situazione drammatica anche perché ci sono famiglie con marito e moglie dipendenti di L’Alco. I sindacati hanno proclamato uno sciopero generale per sabato (leggi qui). Ma le preoccupazioni serpeggiano. Si parla di cavalieri bianchi all’opera. Fonti solitamente bene informate raccontano di emissari Conad che hanno fatto visita a 19 punti vendita fra super, iper e cash & carry. Si vocifera anche di un interessamento di Tigros, mentre pare completamente tramontata la possibilità di un ingresso di Italmark. Ma la situazione non può continuare così a lungo. Anche perché ci si chiede: cosa ne fa l’azienda di tutti quei prodotti freschi (verdura, frutta, carni, salumi, gastronomia) invenduti?
L’Alco, situazione sempre più drammatica
Irene Galimberti2021-02-24T14:51:21+01:0024 Febbraio 2021|Attualità, Home Care, Mercato, Personal care, Retail|