Milano – Nell’ultimo anno, circa 6407 referenze private label hanno esibito sulla confezione un claim relativo al mondo della sostenibilità.  E’ quanto emerge dall’Osservatorio Immagino, realizzato da Gs1 Italy in collaborazione con Nielsen. Nell’arco di 12 mesi le vendite sono aumentate del +10,2%, generando un fatturato di oltre 1,7 miliardi di euro. Ma l’offerta dei prodotti a sfondo green incide solo per il 22,8% sull’intero comparto Mdd. Partendo da un campione di 115mila elementi, l’Osservatorio si è focalizzato sui prodotti a marca commerciale. Individuando quattro diverse categorie in base al tipo di claim presente sull’etichetta.

Il paniere più rilevante è quello proveniente da agricoltura o allevamento sostenibile. Con un’incidenza del 32,6% sul settore e con una crescita annua a valore di +12,3%. Al secondo posto le referenze realizzate nel rispetto della responsabilità sociale (che incide per il 22,3%) e, in modo particolare, i prodotti con certificazione Fsc (+14% di vendite annue) e il Fairtrade (+7%). Segue l’attenzione alla gestione sostenibile delle risorse. Tra le indicazioni che registrano un maggior incremento della domanda emergono un minor utilizzo della plastica (+43,1%) e le diciture ‘compostabile’ (+35,1%) e ‘biodegradabile’ (+26,5%). L’ultimo paniere, cresciuto del +5,3% nell’ultimo anno, è quello relativo alle referenze che rispettano gli animali e che mostrano l’iscrizione ‘Friend of the sea’ e ‘Cruelty free’.