Londra (Uk) – “Il mondo deve risolvere soprattutto i problemi legati al cambiamento climatico e alla disuguaglianza sociale”. Così Alan Jope, Ceo Unilever, spiegando ad Adnkronos il nuovo programma welfare. Mirato al miglioramento degli standard di vita delle persone e delle aziende che operano lungo la propria catena. Due le strade, da una parte il supporto all’inclusività, dall’altra la preparazione per al lavoro. Nel dettaglio, la multinazionale si prefigge di offrire alle persone che forniscono beni e servizi all’azienda un reddito adeguato entro il 2030. Investire 2 miliardi di euro all’anno in fornitori appartenenti alle minoranze entro il 2025. Creare nuovi modelli di occupazione pionieristici per i dipendenti. Offrire a 10 milioni di giovani entro il 2030 le competenze di base per il mondo del lavoro. “L’anno trascorso ha indubbiamente ampliato il divario sociale. Pertanto è necessaria un’azione decisa e collettiva per creare una società che contribuisca al miglioramento dei mezzi di sostentamento, abbracci la diversità, coltivi il talento e offra opportunità per tutti”, ha concluso il Ceo. Secondo alcune indiscrezioni, poi, Unilever avrebbe indetto una gara media per diversi mercati a livello globale. La società è uno dei principali investitori al mondo. Nel 2019 ha impiegato in comunicazione oltre 7 miliardi di euro e nel 2020, dopo un piccolo taglio in primavera, il budget è stato persino aumentato.