Genova – Un sistema di valorizzazione totale della materia prima. E’ quello presentato dalla società genovese Mare Aperto, che fa capo a Jealsa, uno dei principali produttori di conserve ittiche (con vendite pari a 667 milioni di euro nel 2019). Grazie a un complesso ecosistema di Economia circolare i siti produttivi riescono a creare cosmetici o alimenti per umani e Pet a partire dagli scarti del tonno, sfruttando così il 100% delle materie prime. In particolare, gli scarti di lavorazione dell’industria conserviera del tonno superavano le 450mila tonnellate/anno, ma queste tecniche innovative, come la biovalorizzazione, consentono di recuperare circa il 45% della materia prima per realizzare prodotti destinati all’alimentazione umana e pet food; circa il 35% per produrre farina e olio di pesce; circa il 20% per impieghi nei settori farmaceutico e cosmetico. Gli scarti del tonno sono, infatti, ricchi di molecole attive, come Omega 3 e collagene, i quali trovano impiego nella cosmesi, nella farmaceutica e nell’alimentazione funzionale, permettendo un uso razionale e totale delle risorse marine. Diverse sono le tecnologie che permettono la trasformazione, tutte accomunate da un unico criterio, come si legge in una nota: “Il rispetto per il prodotto e per l’ambiente”.