Milano – Situazione drammatica per i consumi a novembre, come rileva l’Osservatorio permanente Confimprese-EY. La perdita dei canali fisici è del -64,9%. Si tratta di valori peggiori di quanto registrato in maggio. Nelle categorie merceologiche l’andamento peggiore è quello dell’abbigliamento con -71,7%, seguito dalla ristorazione con -65%. In netto peggioramento a -40,1% anche il non food, che nei mesi precedenti, complici le moderate restrizioni sul settore, dava segni di migliore tenuta. La situazione più allarmante è dei centri commerciali e outlet, con -74,5% complessivo. Solo aprile aveva fatto peggio, con -98,4%, mentre i dati del periodo giugno – settembre per i centri commerciali avevano dato qualche speranza con un risultato, sia pure negativo, del -22,1%. Il progressivo anno dei centri commerciali si attesta a -39,6%, con l’ovvia conclusione che nemmeno in dicembre si potrà sperare in un’inversione di tendenza. A livello regionale i trend sono molto diversi: le zone rosse hanno subito perdite superiori alla media, e le peggiori performance si registrano in Campania -75,6%, Calabria -75,5%, Toscana -74,5%, Piemonte -73,8%, Lombardia -73,4%, Valle d’Aosta -72,5%. Le ‘migliori’ sono Sardegna -49,9%, Lazio -49,6% e Marche -41,8%.