Parigi (Francia) – Dalle parole si potrebbe presto passare ai fatti. L’escalation che ha portato alle schermaglie nemmeno troppo velate tra il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan e quello francese Emmanuel Macron rischia di spandersi a macchia d’olio in molti paesi arabi filo-islamici. Alle parole di Erdogan del 24 ottobre, il quale suggeriva caldamente al suo omologo francese di farsi fare una visita psichiatrica, la Francia ha risposto duramente definendo “inaccettabili” tali dichiarazioni. La presidenza francese, oltre a richiamare il suo ambasciatore presente ad Ankara, ha fatto notare l’assenza di messaggi di cordoglio da parte del presidente turco dopo l’assassinio di Samuel Paty, docente francese decapitato da un islamista ceceno nella periferia di Parigi la scorsa settimana. Ma la Francia sottolinea anche un altro aspetto non meno grave, che riguarda l’appello da parte di Erdogan di boicottare i prodotti francesi. Un invito accolto seriamente già da alcuni paesi del Medio-Oriente. Tra questi il Kuwait, dove la catena di supermercati Alnaeem ha annunciato che rimuoverà dai propri scaffali tutti i prodotti francesi. Decisione analoga presa dalle catene Alwajba e Almeera in Qatar, dove per altro circolano da giorni gli hashtag #boycottfrance e #boycott_French_products.