Roma – Via libera per L’Oréal. Con il provvedimento n. 28346 (Bollettino n.38, 28 settembre), l’Antitrust ha autorizzato la multinazionale a revisionare gli impegni in comunicazione assunti nel 2014 (provvedimento 24825), con riferimento alla sola misura “evitare nell’ambito di future campagne pubblicitarie di propri prodotti di eseguire confronti tra l’efficacia di un prodotto cosmetico e quella di trattamenti estetici di altra natura (in particolare di medicina e chirurgia estetica)”. Il 1° luglio, infatti, L’Oréal ha presentato tale istanza alla luce delle sentenze con cui il Tar (marzo 2015) e il Consiglio di Stato (gennaio 2020) hanno annullato il provvedimento n. 24824, che riteneva scorretta la comunicazione per la linea Repairwear Laser Focus di Estèe Lauder, contenente un raffronto diretto tra i risultati derivanti dall’impiego di detti cosmetici e gli esiti del trattamento di medicina estetica ‘laser’. Rispettando alcune condizioni questa comparazione diventa lecita: succedaneità; citazione del trattamento laser come soluzione di inestetismi e non di traumi o patologie; effettuazione di studi clinici coinvolgenti un numero maggiore di soggetti per corroborare in maniera più incisiva l’affidabilità dei risultati vantati. Si riapre dunque – con la denominazione PS9004B – il procedimento PS9004 avviato in agosto 2013 nei confronti di L’Oréal e di Avvocati dei consumatori (segnalante), volto a verificare l’esistenza di eventuali pratiche commerciali scorrette nella campagna promozionale della linea Revitalift Laser X3 (crema trattamento profondo anti-età, siero anti-età, concentrato contorno occhi), che adottava un diretto raffronto tra gli effetti dei prodotti pubblicizzati e i risultati antirughe ottenibili attraverso trattamenti di laser dermatologico.